Milan, Cardinale archivia Pioli: “Io e Ibrahimovic non siamo soddisfatti”
Milan, Cardinale archivia Pioli: “Io e Ibrahimovic non siamo soddisfatti”
Il presidente del Milan Gerry Cardinale ha avvertito Stefano Pioli a margine di un evento organizzato a Londra. Il proprietario americano ha mandato un chiaro messaggio al tecnico emiliano, che al termine della stagione potrebbe salutare i rossoneri: “Tutto ciò che riguarda il Milan deve evolvere. Guarderemo anche al personale, io e Zlatan Ibrahimovic non siamo contenti che non siamo primi in classifica, ma la squadra è giovane è può migliorare nel tempo”.
Milan, Cardinale si lamenta per i troppi infortuni
Nel mirino anche la preparazione atletica e lo staff medico: “Non siamo contenti degli infortuni. Se compri un giocatore e non ce l’hai a disposizione, cosa paghi a fare il suo cartellino? E’ frustrante. Va migliorato l’aspetto medico nel Milan”.
Cardinale e il rapporto con Ibrahimovic: “Chi conosce meglio il Milan?”
Cardinale si è poi soffermato sul suo rapporto con Ibrahimovic: “E’ il mio proxy a Milano, ha l’autorità di essere la mia voce coi giocatori, con lo staff tecnico e a Casa Milan. Tra i benefit di prendere un anno per studiare la situazione c’è stato anche quello di conoscere bene Ibrahimovic. Quando ho conosciuto Zlatan ero molto incuriosito, lui è un grande giocatore di squadra e se si riesce ad inserire il fattore di essere squadre anche nel mondo del business si possono fare cose migliori. Quando vengono comprati i club, ci si affida solitamenti a tanti consulenti, ma chi conosce meglio il Milan e il calcio europeo di Zlatan?”.
Milan, Cardinale: “Faremo un nuovo stadio”
Cardinale ha parlato anche dello stadio: “E’ confermato, porteremo uno stadio in stile americano a Milano. Gli asset sono dei tifosi e io voglio creare un nuovo valore, soprattutto per l’Italia e per l’intera Serie A. Abbiamo fatto più progressi noi in 18 mesi che chiunque altro in Italia, stiamo cercando di creare non solo lo stadio ma un entertainment campus in stile americano. Milano sarebbe il posto perfetto e sarebbe positivo per Milano, l’Italia e la Serie A. Il mio obiettivo è creare una società per costruire lo stadio e poi utilizzarla per aiutare gli altri a club a costruire i loro stadi. Io amo San Siro, è un privilegio giocare lì, la questione però non è lo stadio ma se possiamo vincere meglio con un nuovo stadio e la risposta categoricamente è sì. Possiamo aggiungere value alla Serie A facendo da esempio”.
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