A gara il Caffè della Rocca. Un bando per la gestione
A gara il Caffè della Rocca. Un bando per la gestione
Canone annuo di 26mila euro (a base d’asta) e contratto di sei anni rinnovabile per altri sei. Sono i punti chiave della gara pubblica, aperta in questi giorni da Area Blu, per la concessione dei locali (di proprietà appunto del Comune) che ospitano il Caffè della Rocca.
Il contratto con l’attuale gestore, il cui operato risulta sempre piuttosto apprezzato dai clienti, è infatti in scadenza. E dunque, nonostante da entrambe le parti ci sia la voglia di proseguire il rapporto commerciale, gli spazi all’ombra della fortezza simbolo della città vanno rimessi sul mercato.
Le domande devono essere presentate entro il 19 febbraio. Si procederà con quello che viene definito il “criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa”, sulla base di parametri pensati tuttavia per premiare innanzitutto la parte tecnica (80 punti su 100) della proposta. E cioè: esperienza nel settore, progetto di gestione e allestimento del locale.
Alla prima di queste tre voci, Area Blu ha deciso di assegnare un massimo di 25 punti, stabilendo che verrà valutato in particolare quanto fatto dal concorrente negli ultimi dieci anni.
Altri 45 punti sono invece in palio per chi dimostrerà, tra le altre cose, di essere pronto a organizzare eventi che “prevedono una maggiore rivitalizzazione – così recita il bando – del contesto storico artistico culturale nel quale è inserito il locale”. Saranno premiate le proposte che garantiscono orari di apertura ampi.
Infine, ulteriori 10 punti alle migliori idee per un allestimento del locale da portare però a termine nel più breve tempo possibile. È chiaro insomma che, su queste basi, il gestore uscente ha qualche carta in più da giocarsi rispetto a una realtà potenzialmente interessata a rilevare le sorti dell’immobile.
Ad ogni modo, l’auspicio di Comune e Area Blu è che non verifichi quanto capitato di recente con il mancato affidamento dell’ex Bacchilega. E cioè che la proposta di gestione non rispetti il livello minimo dal punto di vista qualitativo previsto, vale a dire non riesca a superare la clausola di sbarramento (raggiungimento di almeno 50 punti nell’offerta tecnica per poter essere ammessi alla valutazione della proposta economica).
“Il locale oggetto della concessione verrà consegnato nello stato in cui si trova con la precisazione che sono presenti gli arredi di proprietà del precedente concessionario – si legge nel bando –. È facoltà dell’aggiudicatario della gara di acquisirli. Nel caso non trovassero un accordo sulla cessione degli arredi, o l’aggiudicatario non intendesse acquisirli, il precedente concessionario si farà carico di lasciare libero il locale con oneri a suo carico”.
Di sicuro, il prossimo gestore del Caffè della Rocca dovrà fare i conti (nell’immediato forse un disagio, ma nel medio periodo un bel volano per l’attività) con il cantiere destinato a riqualificare in maniera evidente la fortezza cittadina grazie ai fondi del Pnrr e, in misura minore, ai soldi messi a disposizione dal Comune e dai privati attraverso l’Art bonus.
I lavori, abbinati al nuovo progetto di illuminazione pubblica portato avanti da Hera e Comune, cominceranno in primavera. In questo caso, l’appalto se lo è aggiudicato nei mesi scorsi la Cims di Borgo Tossignano, che ha presentato agli uffici di Area Blu la migliore offerta dal punto di vista del rapporto qualità-prezzo: 3,5 milioni più Iva, con un ribasso del 6,5% sulla base di gara. I cantieri, che dureranno un paio d’anni, interesseranno la riqualificazione delle aree esterne, dei cortili e degli spazi interni. Previsto inoltre il rifacimento del tetto, il restauro dei camminamenti superiori e delle murature esterne. L’ultimo restauro della Rocca risale agli anni Settanta.