Coppia di anziani costretta a vendere casa per accogliere richiedenti asilo: l’errore nel North Northamptonshire
Una coppia di anziani del North Northamptonshire è rimasta decisamente scioccata nel ricevere una lettera dal proprio comune di residenza, nel quale veniva comunicato loro che la casa in cui si erano appena trasferiti sarebbe potuta essere oggetto di esproprio per essere utilizzata come centro d’accoglienza per richiedenti asilo.
La coppia
Jose (76 anni) e suo marito Ted Saunders (78 anni, istruttore di guida in pensione) hanno deciso recentemente di trasferirsi a Rushden, nel North Northamptonshire, per stare più vicini alla piccola nipotina e poter passare più tempo con lei. Hanno trovato un bel villino a schiera dal valore di 200mila sterline che non si sono fatti sfuggire, concludendo subito l’acquisto.
L’imprevisto
Il colpo di scena è arrivato il mese scorso, quando hanno ricevuto una lettera dal comune in cui si dice che la loro casa è considerata una proprietà abbandonata e per questo potrebbero persino essere costretti a venderla per fare spazio a rifugiati e richiedenti asilo.
L’incredulità da parte di entrambi i coniugi è stata enorme di fronte alla lettera che recitava: «Scriviamo perché abbiamo motivo di credere che i locali sopra menzionati sono vuoti o inutilizzati. Il comune ha identificato le proprietà private vuote come una potenziale causa di disagio per la comunità e come una risorsa sprecata in un momento di elevato bisogno di alloggi».
Nella lettera si parlava, inoltre, di alcune misure prese a favore dei richiedenti asilo, principalmente uomini single, a cui il comune sta cercando di trovare una sistemazione adeguata. La parte più inquietante è sicuramente quella in cui viene detto che il comune avrebbe potuto emettere un ordine di acquisto obbligatorio sulla proprietà.
Il lieto fine
Jose e Ted hanno telefonato subito agli uffici competenti per chiedere delucidazioni. Tre giorni dopo hanno ricevuto delle scuse: c’era stato un errore e i destinatari di quella lettera non dovevano essere loro. Per i Saunders, quindi, le cose si sono risolte, ma i coniugi sono comunque rimasti sconcertati dalle politiche che il loro comune sta portando avanti. «Come può venire in mente di costringere le persone a vendere le proprie case? Anche una casa vuota è di proprietà di qualcuno…perchè dovrebbe viverci qualcun altro?» si domanda Jose.
La vicenda è subito entrata all’interno del dibattito politico nel North Northamptonshire viste le elezioni suppletive a Wellingborough che si stanno svolgendo oggi (15 febbraio).
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