Pirateria, scudo esordisce anche in Champions e nel basket. Multe a campione a utenti
Pirateria, lo scudo esordisce in Champions e nel basket. Multe per gli utenti_pirateria-1
ROMA – Lo scudo anti-pirateria – la piattaforma capace di oscurare un sito illegale entro 30 minuti dall’inizio di una partita – fa il suo esordio in questo turno di Champions League. Sono 114 le emittenti illegali oscurate ieri.
E la missione, per la prima volta, viene estesa oltre i confini del calcio. Lo scudo affonda anche siti criminali specializzati nella trasmissione dell’Eurocup di basket (i cui diritti sono di Dazn e Sky).
Questo scudo anti-pirateria, ovviamente, ha funzionato anche nell’ultimo turno della nostra Serie A (quello di Juventus-Udinese e Milan-Napoli).
La base clienti
In quelle giornate, Sky, Dazn e la Lega Calcio hanno segnalato 47 link della Rete che permettevano la visione illegale delle partite. Una volta individuati i link chiave, 1019 emittenti pirata sono state affondate.
Stime accreditate calcolano che siano oltre 100 mila le famiglie colpite. In ogni famiglia, ovviamente, ci sono in media due o tre persone a seguire l’evento.
Quindi la “base clienti” oscurata è ampia fino a 300 mila persone.
Il ruolo della Finanza
In questo quadro, il Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza sta assistendo – sul piano amministrativo –il Garante delle Comunicazioni, in prima linea nella lotta ai pirati.
Obiettivo dei finanzieri è sanzionare anche le persone che usano link illegittimi per seguire le gare. Nelle prossime settimane partiranno così decine, centinaia di multe.
In questo modo, verrà sfatato il mito che gli “sportivi” siano al riparo da rischi quando comprano un abbonamento illegale a prezzi straccati.
La legge sul diritto d’autore – la 633 del 1941, poi modificata negli anni – prevede sanzioni:
– di 154 euro, in prima battuta;
– fino a 5000 euro in caso di recidiva.
L’inserzione sui quotidiani
Non solo. La persona multata dovrà farsi anche carico di dare pubblicità al provvedimento che lo colpisce comprando un’inserzione su un quotidiano nazionale. Qualsiasi dispositivo sia utilizzato per seguire le gare, a partire dal “pezzotto”, è sequestrato.
Dunque la Guardia di Finanza sta seguendo, in questi giorni, soprattutto la traccia dei pagamenti. Gli abbonati illegali – con una certa ingenuità – usano quasi sempre la carta di credito per pagare i pirati.
I costi reali
In media, l’abbonamento illegittimo costa 10 euro al mese e 60, per un intero anno. Dunque molto meno degli abbonamenti legali.
Alla luce di questi dati, la Finanza stima di aver inflitto ai clienti dei siti pirata un danno di almeno 180 mila euro nell’ultimo turno della Serie A.
In parole più semplici: le persone hanno già pagato 180 mila euro ai criminali certi di seguire le partite come sempre; ma le partite invece non le hanno viste, grazie all’oscuramento.