Oceano Atlantico mostra i primi segni di collasso, scatta l’allarme da parte degli scienziati
Uno studio pubblicato sulla rivista Science Advances ha rilevato che il livello delle correnti oceaniche sta sul punto di collassare a causa del clima e dell’innalzamento del livello del mare. Gli scienziati preoccupati hanno fatto scattare l’allarme e hanno trovato un nuovo modo di rilevare un segnale di allarme per prevenire il collasso di queste correnti.
Cosa è l’AMOC?
La circolazione Meridionale Atlantica di cui fa parte la Corrente del Golfo, funziona come un gigantesco nastro trasportatore globale, portando l’acqua calda dai tropici verso l’estremo Nord Atlantico, dove l’acqua si raffredda, diventa più salata e sprofonda nelle profondità del mare, prima di diffondersi verso sud. Le correnti trasportano calore e sostanze nutritive in diverse aree del globo e svolgono un ruolo vitale nel mantenere relativamente mite il clima di gran parte dell’emisfero settentrionale.
L’allarme degli scienziati
Gli scienziati avevano lanciato l’allarme sulle stabilità di questa circolazione e ritengono che la Circolazione Meridionale Atlantica rallenterà o addirittura si arresterà a causa del cambiamento climatico. Gli scienziati sanno che l’AMOC si è spento più di 12.000 anni fa e adesso stanno cercando di capire se questo fenomeno si possa ripetere.
Il metodo
Gli scienziati per effettuare queste analisi hanno utilizzato un supercomputer per un periodo di tre mesi, simulando un aumento graduale dell’ acqua dolce nell’AMOC, che rappresenta lo scioglimento dei ghiacci, nonché le precipitazioni e il deflusso dei fiumi, che possono diluire la salinità dell’oceano e indebolire le correnti. Aumentando lentamente la quantità di acqua dolce, nel modello hanno visto l’AMOC indebolirsi in maniera graduale fino a crollare improvvisamente. Secondo René Van Westen, ricercatore marino presso l’università di Utrecht, questo collasso rappresenta una brutta notizia per il sistema climatico e l’umanità.
Le conseguenze
L’impatto dell’AMOC potrebbe essere catastrofico. In Europa le temperature potrebbero scendere fino a 30 gradi nell’arco di un secolo ,nell’emisfero australe si potrebbe vedere un aumento del riscaldamento, mentre le stagioni umide e secche dell’Amazzonia potrebbero invertirsi, causando gravi disagi all’ecosistema.
Studio del 2021
Nel 2021 è stato rilevato che l’AMOC non è mai stato cosi debole come in quell’anno. Secondo un recente studio pubblicato a luglio del 2023 con questa sua “debolezza” l’AMOC potrebbe già crollare nel 2025.
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