Sconti sui voli, Ryanair non ci sta: “Penalizzate le compagnie con le tariffe più basse”

Il no di Ryanair allo sconto sui biglietti aerei per i residenti in Sicilia annunciato dalla Regione arriva al vertice romano sul caro-voli convocato dal ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, e a poche ore dalla scadenza del termine di dieci giorni fissato dall’avviso a manifestare interesse pubblicato l’11 novembre dall’assessorato regionale ai Trasporti.

Un rifiuto a partecipare all’iniziativa (25 per cento in meno per tutti i residenti che viaggiano fra Sicilia, Roma e Milano, 50 per cento in meno per alcune categorie deboli) comunicato con toni cortesi dal direttore commerciale di Ryanair, Jason McGuinness, all’uscita dal vertice. «Vogliamo collaborare con il presidente Schifani per ottenere i migliori risultati per i siciliani», esordisce il manager.

Ma poi c’è la doccia fredda per l’assessore ai Trasporti Alessandro Aricò, presente all’incontro: «Esprimeremo il nostro interesse – è la posizione di Ryanair – se verranno rispettate alcune condizioni. Lo sconto si applica solo a tariffe sopra i 50 euro, e questo incentiva ad alzare la tariffa per essere esigibile. Chiediamo di eliminare la soglia dei 50 euro per non punire le compagnie aeree che offrono tariffe più basse. Bisogna sostituire lo sconto percentuale con uno sconto di un preciso importo in euro, e questo incoraggerà i passeggeri a trovare il biglietto più economico. Infine tutte le rotte nazionali dovrebbero essere ammesse al beneficio senza discriminare chi viaggia al di fuori delle rotte da e per Roma e Milano».

In pratica Ryanair chiede alla Regione di riscrivere il bando, al quale hanno già aderito Ita Airways e Aeroitalia, e fa pesare la sua posizione di forza. In caso contrario non aderirà agli sconti.

La misura dovrebbe scattare il 1° dicembre e prevede il 25 per ceto di sconto ai residenti nei voli fra gli scali siciliani e quelli romani di Fiumicino e Ciampino e lombardi di Malpensa, Linate e Bergamo Oro al Serio. Lo sconto scatta per i biglietti di prezzo superiore ai 50 euro. Un altro 25 per cento di riduzione riguarda gli studenti fuori sede e i residenti con reddito Isee non superiore a 9.360 euro e per disabili con percentuale di invalidità superiore al 67 per cento.

Lo sconto per tutti i residenti sarà immediato attraverso i sistemi di prenotazione delle compagnie aeree. Quello per le fasce deboli potrebbe essere gestito dalle compagnie o dalla Regione con un rimborso successivo all’acquisto del biglietto.

Ryanair non ha dettato condizioni solo a Schifani ma anche al governo nazionale. «L’Italia non ha un problema di tariffe, ma di capienza, di mancanza di posti. Per garantire tariffe basse in Italia serve ridurre i costi che ci sono per le compagnie aeree, ma questo purtroppo non sta avvenendo – ha detto McGuinness – non c’entra l’algoritmo, è roba senza senso, si sta abbaiando alla cosa sbagliata».

La richiesta è sempre quella di abolire l’addizionale comunale sui diritti d’imbarco e ridurre il costo dei controllori del traffico aereo in Italia, che «è del 70 per cento più alto che in Spagna, oltre a eliminare il tetto all’aeroporto di Ciampino, al momento limitato a tre voli l’ora, per incrementare il numero di voli verso Sicilia e Sardegna».

Se il governo accoglierà queste tre condizioni, la low cost aumenterà gli investimenti in Italia nei prossimi anni. Al tavolo al Mimit, presieduto dal ministro Urso, con il viceministro ai Trasporti, Galeazzo Bignami, hanno partecipato, tra gli altri, i rappresentanti di Ita Airways, Malta Air, Aeroitalia, Easyjet, Wizz Air, oltre ai rappresentanti delle autorità di regolazione dei trasporti e del Garante della concorrenza e mercato Art e Agcm, Enac ed Enav.