Il salto di Schimdt : “Mi chiamano sindaco. Ma ancora non è detto. Nardella? Giri la città”
di Barbara Berti
“Anche oggi arrivando alla stazione e passeggiando per , la gente mi saluta come direttore e io preciso ‘direttore di Capodimonte’; altri mi chiamano sindaco, ma io dico che questo non è affatto sicuro”. Parole di Eike Schmidt, ex direttore degli Uffizi e oggi direttore del Museo di Capodimonte a Napoli, durante il passaggio di consegne col neodirettore delle Gallerie, Simone Verde. “Sono venuto per questa cerimonia, non ho altri impegni in città, subito dopo torno a Napoli” precisa. Il ‘sindaco di Capodimonte’ continua a non sbilanciarsi sulle Comunali nonostante il suo nome sia in pole per la candidatura a primo cittadino per il centrodestra. Certo, alla fine alla battuta non rinuncia: “Se divento sindaco riapro la porticina che divide palazzo vecchio dagli uffizi, il percorso del principe”.
“La data di oggi è stata scelta qualche settimana fa in base alle disponibilità di Simone e mie” precisa ancora Schmidt, quasi a doversi giustificare dopo la fuga in avanti (non autorizzata) da parte di Alessandro Draghi, capogruppo di FdI in Comune, lanciata alla vigilia del passaggio di consegne degli Uffizi facendo irritare i vertici di FdI. Ma l’ex numero uno delle Gallerie preferisce ricordare i traguardi dei suoi otto anni alla guida del museo – come i 60 milioni di introiti a fine 2023 – lasciando, però, la porta aperta a una discesa in campo. “Ho già detto a settembre che sono un centrocampista che può correre con il pallone, può passare il pallone a qualcun altro che è più avanti, più a destra o più a sinistra. Queste sono tutte possibilità ma oggi non c’è niente da sciogliere. Vedo anche che gli eventuali avversari sono tutti sulla linea di estrema sinistra a chiacchierare, a farsi i complimenti e a criticarsi. Se ora corresse qualcuno sarebbe fuorigioco” dice l’italo-tedesco ricordando che adesso ha appena iniziato il suo “secondo sogno” ovvero guidare Capodimonte (dove aveva presentato domanda anche nel 2015). Ma le elezioni sono a giugno “e al più tardi di quattro settimane prima bisogna iscriversi nella lista” dice ancora. Al sindaco Nardella che aveva detto “Schmidt conosce le periferie fiorentine come io conosco la Lapponia”, il tedesco consiglia una passeggiata in centro. “Mi sono fermato mezzo secondo in piazza della Repubblica e ho visto un enorme pubblicità ‘Ti sei meritato la Spagna’, sicuramente autorizzata dal Comune. In uno dei migliori alberghi dirimpetto, gli ospiti arrivano vedono questa giostra che sembra un relitto di un film di Fellini e questa pubblicità: una vergogna”. L’assessore al Commercio Giovanni Bettarini, replica al volo: “un autogol clamoroso” e ribadisce che Eike conosce solo “un pezzettino di città e neanche bene”. Poi la stoccata: “Curioso che voglia fare il censore delle pubblicità dopo essersi vantato di aver portato Chiara Ferragni a farsi selfie con la Venere di Botticelli”.
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