L’addio ad Alessio : “Un dolore immenso”. Le lacrime del fratello
Alessio Cini tornerà a Sant’Ippolito di Galciana, il suo paese di origine, per ricevere l’ultimo saluto dai tanti amici e conoscenti che gli volevano bene. Il funerale del perito tessile di 57 anni, ucciso l’8 gennaio scorso davanti alla sua casa della Ferruccia di Agliana, si terrà domani, giovedì, alle ore 15 nella chiesa di Sant’Ippolito, ma già da oggi, mercoledì, dalle ore 9 circa, la salma sarà esposta alle cappelle del commiato della Misericordia di Oste di Montemurlo. Dopo la cerimonia funebre celebrata da don Paolo Bini la salma verrà tumulata nel cimitero del paese. A Sant’Ippolito di Galciana c’è la casa dove Alessio è vissuto e dove abita ancora la sorella, c’è il circolo Arci dove andava ogni giorno e di cui era stato presidente, c’è la sede del gruppo ciclistico “la Ferraglia” di cui era stato uno dei componenti più attivi. Il giorno prima del suo assassinio, la domenica 7 gennaio, Alessio era stato al circolo a fare colazione come faceva ogni fine settimana, era arrivato presto, il primo dopo l’apertura, come sempre, e come sempre aveva scherzato con le ragazze in servizio al banco. Ora torna, chiuso in una bara, dopo quasi due mesi da quella mattina dell’8 gennaio in cui, davanti alla sua abitazione nella campagna della Ferruccia di Agliana, è stato colpito con una spranga. E mentre era ancora vivo, è stato dato fuoco al suo corpo. Tutto questo davanti alla casa dove dormiva la figlia adolescente. Dopo l’autopsia e tutti gli altri accertamenti disposti dalla magistratura il corpo di Alessio è stato messo a disposizione dei familiari che così hanno potuto organizzare il funerale. Il fratello Luca, a cui abbiamo chiesto se fosse almeno un minimo conforto poter dare ad Alessio l’ultimo saluto, ci ha risposto tra le lacrime: “E’ il minimo – ha detto scoppiando in pianto dirotto – non riesco a parlare”.
Un dolore indicibile, quello di Luca, che dal primo giorno ha sostenuto il peso di questa tragedia con grande dignità e con estrema discrezione. Intorno a Luca in questo lungo periodo trascorso dopo la morte di Alessio c’è stato l’affetto e lo spirito protettivo degli amici del circolo Arci di Sant’Ippolito, che si trova a pochi metri dalla casa dei Cini, dove abita ancora la sorella di Luca e Alessio e dove abitava la madre fino alla sua morte, l’estate scorsa. E’ un microcosmo paesano di affetti e amicizia che si è nutrito di gesti quotidiani, dalla escursione in bici al ritrovo per un caffè, che è stato sconvolto da quella terribile notizia giunta l’8 gennaio scorso. Ora Alessio torna e quel mondo si raccoglierà per l’ultima volta intorno a lui. Del delitto è accusato il cognato Daniele Maiorino, che è in carcere dal 19 gennaio scorso. Il tribunale del riesame ha respinto la richiesta di riduzione della misura cautelare presentata dai legali di Maiorino, gli avvocati Katia Dottore Giachino e Fulvia Lippi, che hanno presentato ricorso in Cassazione.
Giacomo Bini
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