Bloccati prima del blitz: la protesta “flop” di Ultima Generazione
Avevano con loro uno striscione di due metri, alcuni gessi e della colla con la quale incollarsi probabilmente alle teche delle opere esposte in segno di protesta, seguendo un copione ormai consolidato. Stavolta però, gli attivisti di Ultima Generazione hanno dovuto rivedere i propri piani: sono stati infatti individuati dalla Digos all’ingresso del palazzo nel quale avrebbero dovuto protestare e il loro blitz è così naufragato ancor prima di cominciare. Protagonisti della vicenda che arriva da Padova sono sette eco-attivisti, ossia tre ragazzi e quattro ragazze (una delle quali minorenne) i quali a seguito dei fatti sono stati identificati. Stando a quel che si apprende da un comunicato diramato dalla questura, tutto è iniziato nelle scorse ore, quando alcuni agenti hanno notato i giovani guardarsi più volte attorno in maniera circospetta mentre si accingevano ad entrare a Palazzo Zabarella, dove è stata allestita la mostra “Da Monet a Matisse”.
Gli operatori si sono quindi avvicinati al gruppo per chiedere ai componenti le proprie generalità, quando hanno riconosciuto una diciassettenne militante di Ultima Generazione già protagonista nel recente passato di altre proteste. A quel punto, sono stati controllati gli zaini dei sette: all’interno c’erano gessetti, alcuni tubetti di colla e uno striscione con scritto “20 miliardi per riparare ai danni delle catastrofi climatiche”. “11 e 25 maggio a Roma”, recitava invece un altro cartello più piccolo. I dimostranti sono quindi stati accompagnati in questura al fine di approfondirne le posizioni: alcuni sono risultati provenire anche da altre province venete, oltre ad essere gravati, a vario titolo, da reati specifici. Il questore della provincia di Padova Marco Odorisio ha quindi disposto l’applicazione delle misure di prevenzione personali dei fogli di via e degli avvisi orali: i manifestanti sono stati sottoposti ai rilievi fotodattiloscopici e saranno, altresì, deferiti o segnalati all’autorità giudiziaria padovana.
“Manifestare è un diritto di tutti, ma deturpare opere d’arte, interrompere funzioni pubbliche e turbare la quiete delle nostre comunità è inaccettabile. Per questo ringrazio gli uomini della questura di Padova, guidati dal dottor Marco Odorisio, per l’eccellente operazione, con cui hanno sventato un probabile blitz di alcuni estremisti dell’ambientalismo – il commento del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari, espresso in una nota su Facebook – i sette fermati stavano per introdursi a Palazzo Zabarella, dove si sta svolgendo una mostra, armati di gessetti, sostanza collante e striscioni. Solo la professionalità e l’attenzione dei poliziotti, incaricati di svolgere il servizio di vigilanza e controllo del territorio, come predisposto dal questore, hanno impedito che i fermati potessero dare seguito ai loro presunti propositi”.
News Related-
Le tre dame del latte tra leadership, storie di vita e social
-
Uragano «senza precedenti» si abbatte sulla Crimea, 2 milioni di persone al buio e guerra "congelata"
-
Operai intrappolati in un tunnel in India, i soccorritori sono a 5 metri
-
Discarica abusiva di 3mila mq scoperta alle porte di Milano
-
Grande Fratello, pagelle: Signorini diabolico (6), Greta prevedibile (4); Beatrice discutibile (4), Angelica falsa (4), Rosy guerriera (8)
-
Forfettari 2024, ecco i 3 nuovi obblighi che complicano tutto
-
Roberta Siragusa bruciata viva dall'ex fidanzato: ergastolo confermato a Pietro Morreale. Lui continua a dirsi innocente: «Si è data fuoco da sola»
-
Jannik Sinner. Il Rosso senza eccessi: "Vinco perché mangio con i miei genitori"
-
6 Consigli Affascinanti per Decorare la Tua Casa a Natale, Anche Senza Spazio per un Albero
-
Prezzo della benzina in forte calo da due mesi, i distributori non hanno barato
-
Oroscopo del giorno // Martedì 28 novembre: chiedere consiglio
-
Mulé (FI): “Giudici che decideranno su Delmastro vadano sereni”
-
I veleni nella classe che ha rifatto la Maturità. I genitori della studentessa dell’esposto: «Isolata e messa alla gogna»
-
Occupazioni abusive, l’avvocato: ecco perché la Cassazione ha dato ragione ai proprietari e cosa succede ora