Tutti pazzi per Alessandro Ragaini: la scuola si ferma per la gara, nella sua piscina tifo da stadio
Ancona, 16 febbraio 22024 – E’ il giorno di Alessandro Ragaini: stamattina il nuotatore diciassettenne di Castelplanio, cresciuto ad acqua clorata tra le corsie della piscina di Moie di Maiolati, debutta al Mondiale di Doha, in Quatar, con la staffetta 4×200 stile libero: diretta televisiva su RaiSport dalle 8.49 del mattino italiano.
Nuoto a colazione con ben due marchigiani, tra l’altro, nella stessa staffetta, e cioè Ragaini, il portacolori della Team Marche e del gruppo sportivo Carabinieri che dovrebbe partire come primo frazionista, e Stefano Di Cola, ventiquattrenne di San Benedetto dell’Aniene e delle Fiamme Gialle.
Ragaini, l’enfant prodige del nuoto. A 16 anni vince tre medaglie ai mondiali
Ma se per Di Cola si tratterà dell’ennesima esperienza internazionale, per il giovane di Castelplanio che frequenta il quarto anno di biotecnologie sanitarie al Galilei di Jesi, è il grande debutto in azzurro. Quello con la nazionale assoluta, evento sportivo di rilevanza mondiale, ricordo di una vita, appuntamento che sarà seguito in diretta sui teleschermi di tutto il mondo.
All’Aspire Dome di Doha, in Quatar, a oltre quattromila chilometri di distanza da casa, però, Alessandro Ragaini non sarà solo: in quel minuto e 47-48 secondi in cui tutti tratterranno il fiato per spingerlo verso le piastre del traguardo, a fare il tifo per lui ci saranno la sua classe del Galilei di Jesi, la IV EBS, che s’è data appuntamento alle 8.45 in aula magna, con il benestare di professori e preside, per assistere in diretta sul teleschermo alla gara, e la piscina di Moie: staff e clienti, tutti a fare il tifo per l’enfant prodige della Vallesina a colazione al bar dell’impianto, con gli occhi incollati alla tv. Tutti a contenere e condividere la tensione, l’emozione, le lacrime di gioia seguendo sui maxischermi le immagini delle potenti bracciate di quel ragazzo cresciuto tra gli amici di sempre e rimasto lo stesso anche oggi, davanti a telecamere, microfoni e inni nazionali.
Lo scorso settembre a Netanya, in Israele, Alessandro Ragaini ha conquistato tre medaglie in altrettante gare individuali disputate ai campionati mondiali juniores: prima l’argento nei 400 stile libero, poi quello nei 200 stile libero e, infine, il bronzo nei 200 farfalla. Un palcoscenico internazionale di categoria, con i pari età, ma che lo ha definitivamente lanciato in azzurro.
La convocazione al Mondiale di Doha è il primo passo con l’Italnuoto. Ragaini sogna in grande – come non farlo al posto suo, nell’anno olimpico, con i Giochi Olimpici di Parigi che si avvicinano a grandi passi – e nel frattempo macina chilometri e fa esperienza a Doha, insieme ai big azzurri. La strada è lunga e in salita, “il ragazzo si farà” come canta De Gregori, ma intanto è al Mondiale, e Jesi, Castelplanio, Moie e tutti i suoi amici sognano con lui.
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