Sestri-Entella a Marassi finisce 0-0. Vincono i tifosi
“Ma quale serie A, tifa la squadra della tua città”, il tormentone coniato qualche anno ha è stato perfettamente incarnato dalle tifoserie di Sestri Levante ed Entella che hanno trovato ospitalità al Ferraris di Genova.
Nel tempio del capoluogo ligure è andato in scena il novantesimo derby del Tigullio terminato a reti inviolate. I corsari, padroni del Ferraris per un pomeriggio hanno occupato la Nord con bandiere rossoblu e con uno striscione che parlava chiaro: “Da u 1919 a rivea semmu noiatri”, dal 1919 la Riviera siamo noi. Immancabile il corsaro al centro, l’omaggio a Nicola Caranza che l’anno scorso, in serie D portò così tanta fortuna alla squadra dei due mari. La risposta dei chiavaresi, “relegati” nel settore ospiti e non nella gradinata opposta come avrebbero desiderato, non si è fatta attendere. Incitamenti e sfottò hanno colorato novanta minuti di gioco e al di là del risultato ieri è stata una giornata storica per i tifosi del Tigullio, in cento anni di incontro – il primo derby risale alla stagione 1923/1924, le due squadre non si erano mai affrontate sul prestigioso campo genovese.
Più di 3.700 persone hanno assistito alla sfida, numeri impressionanti per il calcio di provincia, fatto di campi di polvere, sacrifici e rinunce. Per un giorno Entella e Sestri si sono prese il ruolo di protagoniste e lo hanno fatto su un campo da serie A con un tifo da serie A. Come era prevedibile lo spettacolo più grande, sicuramente per quanto riguarda la prima mezzora di gioco, è stata sugli spalti più che in campo. La prima occasione, sprecata, arriva solamente al 25esimo, Pane sbaglia in area ma Faggioli, imbeccato da Petermann e rimasto solo con il pallone, non riesce ad inquadrare la porta. Al 37esimo è la volta del Sestri con Margiotta e questa volta è De Lucia a parare senza problemi.
Alla ripresa il gioco è più vivace e l’Entella va subito all’attacco con Zappella, Anacoura respinge e ancora Petermann con il mancino ma il numero 1 del Sestri si fa trovare sempre pronto. I biancocelesti non ci stanno e ci provano ancora con Lipani, i corsari soffrono ma resistono, strappare un punto è troppo importante per la classifica. L’Entella spinge fino all’ultimo minuto per portare a casa il bottino pieno e riscattare l’umiliazione del derby di andata ma la partita termina 0 a 0.
Fabio Gallo: «Abbiamo fatto una partita qualitativamente buona anche se non siamo riusciti a finalizzare quello che abbiamo creato, dobbiamo accettare – seppur con rammarico – il l verdetto del campo. Andiamo avanti a testa alta con la certezza di avere una squadra viva. Adesso la cosa che ci manca è la finalizzazione che darebbe valore a tutto il lavoro che stiamo facendo». Gallo desiderava una squadra da “coltello tra i denti” e l’ha avuta nonostante tutto, ed è certo che prima o poi arriverà anche la concretezza sperata: «Abbiamo giocato in uno stadio straordinario con un pubblico bello, è stata una partita di calcio vera».
Ci ha creduto fino alla fine mister Enrico Barilari: «Abbiamo affrontato un avversario molto solido in fase difensiva io speravo fino all’ultima di poterla vincere ma ci siamo dovuti accontentare. Abbiamo lavorato bene in palleggio, abbiamo concesso qualcosa ma nel complesso sono soddisfatto. Riconosco il valore dell’avversario e oggi abbiamo riacquisito sicurezza, è stata una prova di maturità». D’obbligo il ringraziamento ai tifosi corsari che hanno colorato la Nord: «Se ci facessero giocare qua sempre non sarebbe male – scherza ma nemmeno poi così tanto – i nostri tifosi hanno avuto una grandissima risposta sono contento e posso solo ringraziarli, specialmente quelli che fanno tanti sacrifici per il Sestri». Un pareggio per entrambe le squadre ma soprattutto una vittoria per il Tigullio.
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