Caso Ollari, la verità su Alessandra nell’autopsia: ecco cosa si cerca
Parma, 27 febbraio 2024 – Sarà l’autopsia disposta dalla procura ad accertare le cause della morte di Alessandra Ollari, la 53enne di cui non si avevano più notizie dal 29 giugno e il cui corpo è stato trovato in avanzato stato di decomposizione il 3 febbraio scorso in via Sidoli, a Parma.
Il cadavere è stato rinvenuto in un’area verde incolta adiacente la strada, sotto al muro esterno di un edificio e a pochi chilometri dall’abitazione della donna: a notarlo tra la fitta vegetazione un uomo mentre passeggiava con il proprio cane, e che ha immediatamente allertato le autorità. Ritrovamento che ha scioccato i residenti della zona, mai resisi conto della presenza di un corpo a così poca distanza dalle abitazioni.
A denunciare la scomparsa della 53enne originaria di Calestano era stato il compagno Ermete Piroli, che si era presentato in caserma la scorsa estate spiegando che la donna era uscita da casa per andare a fare la spesa al supermercato senza fare più ritorno.
Pochi mesi dopo, a ottobre, la procura di Parma ha aperto un fascicolo per omicidio volontario senza indagati. Tre settimane fa il ritrovamento del corpo, la cui identificazione è stata eseguita con il test del Dna oltre al riscontro di una serie di oggetti personali e vestiti: corpo sul quale è stata disposta nelle prossime ore l’autopsia dalla procura di Parma, notificando l’avviso ai familiari nella veste di persone offese, cioè le cugine assistite dall’avvocato Nicodemo Gentile e il compagno assistito dall’avvocato Pierluigi Collura.
L’incarico sarà conferito oggi, 27 febbraio, e nel pomeriggio dovrebbe essere eseguita una tac. L’esame medico legale invece, sarebbe in programma domani.
Una storia che sembra avvolta da un fitto alone di mistero, sulla quale gli inquirenti stanno prestando la massima attenzione. Una vicenda che ha scosso l’intera città e della quale si è occupata più volte anche la trasmissione di Rai Tre ‘Chi l’ha visto’, riportando svariate testimonianze di amici e conoscenti.
Da quanto si apprende, sembra che Ollari sia uscita per andare al supermercato lo scorso 29 giugno lasciando a casa i documenti, il portafoglio, le carte di credito e anche gli occhiali, nonostante fosse miope. Non solo, sembra che già mesi prima della denuncia di scomparsa, alcune amiche e familiari non avessero avuto più contatti con la donna, o sue notizie.
Adesso si attendono gli esiti dell’esame autoptico per capire quando e soprattutto come è morta Alessandra Ollari: informazioni importantissime e determinati per le indagini, delle quali si stanno occupando i carabinieri coordinati dalla pm Silvia Zannini, e che potrebbero finalmente fare chiarezza su quanto accaduto. Esiti che riusciranno a fare luce sugli ultimi istanti di vita della 53enne oltre a indicare da quanto tempo il corpo si trovava quell’area verde della città.
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