Il gruppo LVMH lancia 22 Montaigne Entertainment ed entra nel mondo del cinema

Che il gruppo LVMH puntasse al lusso più esclusivo lo confermano le 75 maison presenti nel suo portfolio. Non solo moda ovviamente, ma anche cultura gastronomica, lifestyle, beauty, arte, gioielleria. E ora anche cinema. Il colosso parigino ha infatti deciso di espandersi anche nel mondo del cinema hollywoodiano, fondando 22 Montaigne Entertainment, nome dell’indirizzo della sua sede di Parigi, creato in collaborazione con Superconnector Studios, società di consulenza manageriale con sede a New York, L.A. e Nashville co-fondata da Jae Goodman e John Kaplan, che vanta più di due decenni di esperienza nella creazione di partnership di intrattenimento con Cadillac, Coca-Cola, Chipotle, Diageo e altri. Una nuova impresa dettata da un’esigenza di evoluzione, che ha come obiettivo quello di legare ancor di più moda e intrattenimento, e raccontare in una nuova maniera la storia delle storiche maison del gruppo, tutte considerate creatrici distinte di cultura, mostrando quindi la personalità e la maestria di ciascun nome.

Un look dalla sfilata Dior Haute Couture Spring-Summer 2024

Il nuovo studio di produzione 22 Montaigne sarà supervisionato da un comitato di dirigenti LVMH guidato da Antoine Arnault, responsabile per la comunicazione e l’immagine di LVMH, e da Anish Melwani, presidente e amministratore delegato di LVMH Nord America. Il loro compito sarà quindi quello di trovare opportunità per i marchi LVMH di collaborare con creatori, produttori e distributori di intrattenimento per sviluppare, coprodurre e cofinanziare contenuti di intrattenimento in ambito cinematografico, televisivo e audio, come si legge sul WWD. Il progetto sembra una mossa più che azzeccata, visto il recente successo di serie e film dedicati al mondo della moda, come The New Look su Dior con Ben Mendelsohn, appena sbarcata su AppleTV+, o la serie su Balenciaga, o come lo stesso progetto Youtube “Nicolas Ghesquière: Shaping Fashion”, appena lanciato da Louis Vuitton per celebrare i 10 anni di mandato del designer. Una conseguenza naturale del processo evolutivo del mondo del lusso, che sempre di più è portato a stringere rapporti di lunga data con attori e attrici, scelti come volti ambassador delle maison. Inoltre questo è un modo sicuramente accattivante per arrivare ad appassionare un pubblico sempre più ampio all’heritage dei grandi nomi del lusso, senza fermarsi al lato utilitarsitico dei prodotti ma addentrandosi nella storia vera del brand, avvicinandoli quindi alla visione creativa globale. Questa però non è la prima volta che un colosso del fashion entra nel mondo del cinema. Già lo scorso anno il gruppo rivale Kering vi ha aperto le sue porte con l’acquisizione di una quota di maggioranza dell’agenzia di talenti di Hollywood, Creative Artists Agency. Mentre Saint Laurent ha fondato la sua casa di produzione, la “Saint Laurent Productions”, che ha debuttato a Cannes lo scorso maggio con una pellicola diretta da Pedro Almodóvar. Sulla scia di queste nuove sfide, non ci resta quindi che attendere le prossime news del nuovo progetto del gruppo della famiglia Arnault e ammirare i primi lavori che potrebbero già coinvolgere Tiffany & Co., Marc Jacobs, Loewe. Voi quale maison preferireste?