IMU sulla seconda casa: ecco quando non si paga
IMU che se per l’abitazione principale si può essere esentati dal provvedere al suo pagamento, ecco che per la seconda casa dall’imposta sulla proprietà immobiliare, non ci si può esimere. Eppure vi sono delle condizioni per cui non si paga l’IMU sulla seconda casa di proprietà. Scopriamo quando accade, e perché.
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IMU da pagare per la seconda casa: cosa dice il Fisco
Se sulla prima casa di proprietà l’IMU non deve essere pagata dal proprietario dell’immobile, se non in alcuni casi specifici (case accatastate come dimore di lusso), dal pagamento della tassa di proprietà sulla seconda casa, non si sfugge. Le legislatura in merito stabilisce che per quanto concerne le seconde case, la tassa dovrà essere a carico del proprietario dell’immobile, non tenendo conto se vi sia una locazione o meno in corso.
Resta inteso però nel momento in cui si provveda alla stesura del contratto di locazione, tra le parti si potrà convenire al rimborso della IMU da parte dell’inquilino, anche se il soggetto passivo dell’imposta rimarrà comunque il proprietario dell’immobile.
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Quando si può fruire dell’esenzione IMU
Come abbiamo avuto modo di accennare l’IMU non viene vantata sulla prima casa, o abitazione principale, a patto che questi non vada a rientrare nelle categorie catastali in cui trovano spazio ville di lusso, palazzi signorili e castelli. Inoltre sarà bene tenere conto che non basta andare a spostare la propria residenza presso un immobile per essere sollevati dal pagamento dell’IMU. Per accedere infatti all’agevolazione fiscali si richiede la residenza, contestualmente all’elezione dell’immobile a dimora abituale.
Il secondo requisito richiede che si viva stabilmente nell’immobile indicato, tanto che il Comune di riferimento potrà richiedere le copie delle fatturazioni legate ai consumi energetici che nel caso risultino avere importi esigui, farà scattare gli accertamenti con riferimento agli ultimi 5 anni.
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Quando è possibile non pagare l’IMU sulla seconda casa di proprietà
Eppure a pensarci bene ci sono delle situazioni in cui è possibile non dover versare l’IMU, pur essendo proprietari di due unità immobiliari. Infatti tale eventualità si può manifestare nel caso di una coppia di coniugi, o di conviventi. La coppia potrà trovarsi nella possibilità di non dover provvedere al pagamento della tassa di proprietà né sulla prima, che sulla seconda casa.
Per essere esentati dal pagamento dell’imposta entrambi i facenti parte della coppia, dovranno presentare i requisiti richiesti per l’esenzione sul proprio immobile di proprietà ( prima e seconda casa). Quindi per ogni personale patrimonio immobiliare (messo in comune o meno dalla comunione dei beni), si dovrà dimostrare di avere sia la residenza, che la dimora abituale, sull’immobile di riferimento.
Ci si potrà realizzare di certo non in tutti i casi. Ecco quindi che l’esenzione dal pagamento dell’IMU sulla seconda casa potrà davvero essere applicata solo in casi molto particolari. Ad esempio quando la coppia effettivamente viva in due case distinte e separate, per evidenti esigenze legate ad un lavoro, o per ragioni di studio. Le fatturazioni energetiche entreranno in gioco anche in tale eventualità, permettendo così ai Comuni di riferimento di poter operare le verifiche necessarie, al fine dell’esenzione del pagamento dell’IMU.
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