Stadio del Milan e parcheggi, il presidente del Parco Sud: “Non si pensi di farne qui”
San Donato Milanese (Milano) – Stadio del Milan a San Donato, tra i nodi da sciogliere resta quello dei parcheggi. A oggi i numeri non ci sono e il Parco Sud annuncia sin da ora il suo “no“ a eventuali posteggi in zone agricole. Nei piani di Sportlifecity-Milan, a corredo dello stadio da 70mila posti che si vorrebbe costruire nell’area San Francesco ci sarebbero 3.500 – 4.000 parcheggi interrati e altri 750 in aree esterne. Numeri decisamente al ribasso, se le stime parlano di un tifoso su 2 che raggiungerà lo stadio in auto e i parametri del Coni prevedono, per arene da 70mila posti, 12.900 stalli per automobili e quasi 5mila per moto. Oltretutto, sui 750 posteggi esterni ventilati dal Milan aleggia il rifiuto del Parco Sud.
“Se si andranno a intaccare aree del Parco, il nostro non potrà che essere un ‘no’ – annuncia il presidente del Parco, Daniele Del Ben –. Non si tratta di un vezzo, ma di precisi regolamenti: il Piano di coordinamento del nostro ente non prevede la realizzazione di parcheggi in zone agricole, per altro di pregio”.
Oggi l’ente Parco sta attraversando una fase di transizione: si va verso una nuova governance, con un imprinting più forte da parte di Regione Lombardia. Una volta completato questo passaggio, il piano di coordinamento potrà forse essere modificato, con un approccio più elastico rispetto alla realizzazione di eventuali parcheggi? “Lo escludo – replica Del Ben –. Modificare questo documento richiederebbe un iter lungo e complesso, di anni. Qualunque nuovo direttivo non potrà prescindere dagli attuali regolamenti”.
Dove reperire dunque la quota di posteggi mancante? Fra le ipotesi c’è quella di sfruttare i posti-auto delle vicine sedi dell’Eni (quinto e sesto palazzo), ma questo comporrebbe problemi per le partite infrasettimanali, quando il flusso di tifosi in arrivo si troverebbe a convivere coi lavoratori presenti negli uffici. Secondo il sindaco di San Donato Francesco Squeri, ulteriori stalli potrebbero essere ricavati tra le stazioni ferroviarie di Rogoredo e San Donato, ma la percorribilità di quest’ipotesi è a sua volta da verificare. Temi e criticità che, insieme al potenziamento dei mezzi pubblici e alla viabilità da ripensare, dovranno essere oggetto di approfondimento in sede di accordo di programma.
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