Tumore al pancreas metastatico, il nuovo farmaco Nal-IRI aumenta le possibilità di sopravvivenza
Altri passi in avanti nella lotta contro il cancro. Un nuovo farmaco contro il tumore del pancreas metastatico, che utilizza la nanotecnologia per colpire il bersaglio, è stato autorizzato al rimborso dall’Agenzia Italiana del farmaco (Aifa), dando degli ottimi risultati in termini di sopravvivenza e qualità della vita. È conosciuto con la sigla Nal-IRI e solo pochi giorni fa, il 13 febbraio, l’ente Usa dei farmaci (Fda) lo ha approvato anche come trattamento di prima linea negli adulti affetti da adenocarcinoma pancreatico metastatico sulla base dei risultati dello studio di fase III Napoli-3.
Il farmaco
Il Nal-IRI (irinotecano liposomiale pegilato) si somministra in associazione con una terapia a base di 5-FU/LV (5-fluorouracile e leucovorin). La sua efficacia è stata dimostrata dallo studio registrativo di fase III Napoli-1, che ha documentato un decisivo miglioramento nelle statistiche sulla sopravvivenza da 4,2 a 6,1 mesi, con una riduzione del rischio di morte del 33%.
Romano Danesi, docente di Farmacologia all’Università di Milano, spiega: «A causa della sua scarsa vascolarizzazione, questa neoplasia si caratterizza per la quantità limitata di farmaco che riesce a raggiungere le cellule tumorali». Proprio per aggirare questa limitazione Nal-IRI, al quale è stato riconosciuto lo status di farmaco orfano (che si riconosce in genere a quelli per le malattie rare), sfrutta la tecnologia delle nanoparticelle liposomiali: il principio attivo (irinotecano) viene veicolato attraverso piccolissime vescicole lipidiche che si accumulano in modo preferenziale nelle cellule del tessuto tumorale liberando qui il farmaco e bloccandone la replicazione.
Il cancro al pancreas
Il tumore al pancreas è una delle neoplasie più difficili da diagnosticare e con una sopravvivenza a 5 anni dell’11% negli uomini e del 12% nelle donne. Secondo i dati più recenti, nel 2022 in Italia sono state stimate 15.000 nuove diagnosi, di cui oltre la metà circa in fase metastatica. Si tratta dell’unico tumore del tratto gastrointestinale che in 40 anni non ha registrato miglioramenti in termini di sopravvivenza. Questo farmaco rappresenta una preziosa novità per il trattamento di questo tipo di tumore.
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