Genoa, la promessa di Ekuban: “Con Gilardino andremo oltre i nostri limiti”

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Punta la capolista il Grifone di Alberto Gilardino che ieri dopo due giorni di meritato riposo è tornato ad allenarsi al centro sportivo Signorini. Badelj e compagni hanno lavorato nella prima parte della seduta in palestra spostandosi poi sul campo per la seconda. Personalizzato per Matturro e Ankeye così come per Vasquez, uscito anzitempo per un affaticamento al quadricipite a inizio ripresa contro l’Udinese.

Il messicano non sembra preoccupare tanto che non vi saranno accertamenti e dunque si lavora per far sì che possa tornare a disposizione in vista del posticipo di lunedì prossimo. Inter che peraltro ieri sera è scesa in campo nel recupero contro l’Atalanta, gara seguita con attenzione da tutto l’ambiente rossoblù. Salvo sorprese inattese anche per la gara del Meazza, Gilardino avrà a disposizione il gruppo praticamente al completo non essendoci peraltro squalificati e dunque solo l’imbarazzo della scelta. Più opzioni che diventano importanti per i cambi in corsa ma soprattutto per schierare la formazione migliore anche in base all’avversario.

Una vera e propria bestia nera la squadra nerazzurra visto che l’ultimo successo a San Siro contro l’Inter è ad un passo dai trent’anni esatti: fu infatti il Genoa del professor Scoglio a sbancare la scala del calcio per 3-1 grazie ad una doppietta di Ruotolo e a un gol di Skuhravy. Da allora tanti dolori e poche gioie tanto che l’ultimo pareggio porta la firma, polemica peraltro, di Ciro Immobile.

Ma i rossoblù che si presenteranno lunedì sera, accompagnati da oltre 4.000 tifosi, giocheranno per una volta senza troppi pensieri grazie ad una classifica più che soddisfacente e forti anche del risultato dell’andata quando seppur con alcune assenze seppero fermare la squadra di Inzaghi al Ferraris sull’1-1. E che l’ambiente stia vivendo un momento magico lo ha confermato ieri a Dazn Talks anche Caleb Ekuban protagonista da quando ha recuperato al meglio la forma fisica con prestazioni sempre positive oltre ad assist e gol, come quello al Sassuolo e quello in rovesciata contro il Lecce: due gol da sei punti totali. «Siamo contenti soprattutto come squadra perché ci stiamo rendendo conto, giorno dopo giorno, che stiamo facendo qualcosa di bello, di assemblato, armonioso. Tutti fanno sempre ciò che vuole il mister ed è una cosa bellissima esprimerci tutti al meglio. Posso solamente usare il termine “piacevole” – ha dichiarato l’attaccante – Obiettivo gara dopo gara? Assolutamente, l’abbiamo sempre detto e lo sosteniamo. Partita dopo partita, non ci poniamo limiti: giochiamo la gara e quello che viene poi, si vedrà dopo».

In merito alla prossima sfida l’italo ghanese, che ha confessato di utilizzare “guasto d’amore” come canzone “ninna nanna” per il figlio, ha aggiunto «Dobbiamo cercare di captare qualsiasi punto debole, anche se non ne hanno. Cercheremo di andare a giocarcela come sempre, con spirito genoano, e vedremo». La punta ha poi raccontato Gilardino allenatore e le sue richieste in allenamento e non solo. «Mi dice di cercare sempre di trovare l’uno contro uno a tutto campo, di tirare il collo all’avversario, di cercare di non nascondermi il più possibile. Sono quei consigli che magari ti diranno tutti, ma se te li dice Gilardino per il quale sono stati il suo pane quotidiano uno sta lì e cerca di prendere ogni parola che aggiunge». E non poteva mancare un pensiero sul Ferraris e sul popolo rossoblù. «È anche un orgoglio poter dire che in casa nostra c’è un tifo del genere, c’è quell’atmosfera magica. Ultimamente, seguendo magari il primo tempo dalla panchina, te ne rendi conto di più ed è veramente da pelle d’oca. Poi magari entri in campo e non te ne accorgi così tanto perché mentre giochi sei concentrato, ma quando c’è l’azione dove puoi andare a fare gol o creare qualcosa di importante, il boato del pubblico genoano è una roba folle. Non ha paragoni. Sono stato anche in Turchia, stadi ne conosco tantissimi, ma il Ferraris con la gente così vicino è un’altra cosa».