F1 | Partenza anticipata: ora potranno valutare anche i commissari
La scorsa settimana la F1 Commission ha approvato alcune novità per il resto del campionato, anche se molti temi di discussione sono stati posticipati alle future riunioni non essendo riusciti a trovare un punto di incontro, come sull’allargamento delle posizioni a punti in ogni Gran Premio.
Quella proposta è stata rimandata e verrà discussa nuovamente nelle prossime riunioni con l’obiettivo di trovare una linea comune, dato che non tutte le scuderie sono d’accordo sulle modalità di espansione della zona punti. Tuttavia, vi sono novità che sono state approvate ed entreranno in vigore già a partire dal prossimo appuntamento del mondiale, il GP di Miami, essendo già state ratificate nell’ultima bozza regolamentare.
Tra i cambiamenti più importanti ci sono la revisione sulle partenze, in modo da evitare casi come quello di Lando Norris in Arabia Saudita, sui set da bagnato da usare durante le prove libere e l’introduzione di una nuova telecamera posta nella parte posteriore della vettura.
Partenza
Partenza
Foto di: Erik Junius
Ora i commissari possono intervenire sul jump start
Tornando indietro di qualche settimana, Lando Norris era stato accusato da alcuni rivali di aver fatto un jump start nel GP dell’Arabia Saudita, quando la sua monoposto si era mossa prima dello spegnimento delle luci del semaforo, momento in cui poi i piloti possono effettivamente partire. Tuttavia, il britannico non fu sanzionato perché il trasponder della FIA non aveva rivelato alcun movimento, nonostante dalle telecamere posizionate a bordo fosse evidente.
Precedentemente, nel regolamento vi era sottolineato che solo il trasponder della FIA potesse indicare un’eventuale jump start da parte di una vettura, motivo per cui commissari dovevano esclusivamente ai dati forniti dal sensore. Chiaramente il caso di Norris ha però riaperto la questione.
Da una parte vi era chi chiedeva per una revisione delle regole, ma dall’altra vi era un fronte che voleva lasciare tutto immutato per due motivi tra loro connessi: in primo luogo, il sensore è oggettivo e uguale per tutti, essendo regolamentato, mentre il secondo era il rischio che la questione diventasse soggettiva e aperta a più interpretazioni da parte dei commissari. Di fondo, il suggerimento era quello di lasciare invariato il regolamento, andando invece a lavorare sulla sensibilità dei sensori, rendendoli ancora più affidabili e precisi.
Nell’ultima bozza regolamentare si nota invece come ora i commissari sportivi abbiano la possibilità di stabilire se una vettura si è mossa troppo presto, anche se il movimento non è stato riconosciuto dal trasponder. Naturalmente i commissari continueranno a ricevere tutti i dati provenienti dai sensori, che rimarranno lo strumento principale per verificare un’eventuale jump start, ma l’ultima bozza garantisce maggior libertà di intervento.
I piloti iniziano il giro di formazione prima della partenza
Foto di: Andy Hone / Motorsport Images
Si incentiva a girare con il bagnato
Come anticipava Stefano Domenicali nel weekend in Cina, la Formula 1 era alla ricerca di un modo per incoraggiare i team a girare in condizioni di bagnato, evitando una situazione come quella vista durante le libere in Giappone, quando i team avevano deciso di restare ai box per evitare di consumare gomme intermedie.
Un aspetto che la Formula 1 ha poco gradito, perché chiaramente ciò significa meno spettacolo in pista non solo per il pubblico da casa, ma anche per chi ha acquistato il biglietto per seguire le prove dalle tribune sparse lungo il tracciato. Per tentare di risolvere questo problema, la FIA ha inserito una nuova sezione all’articolo 30.5, in modo da scoraggiare le scuderie a fare scorta di pneumatici da bagnato per il resto del fine settimana.
“Dei cinque set di pneumatici intermedi assegnati a ciascun pilota ai sensi dell’articolo 30.2 (a) ii, se [le prime, le seconde o le terze prove libere] sono dichiarate bagnate, un set di pneumatici intermedi deve essere restituito elettronicamente entro e non oltre due ore dalla fine delle [terze prove libere]”, recita la nuova norma.
In questo modo i team saranno comunque obbligati a restituire a Pirelli quel set di gomme intermedie alla fine della FP3, non potendolo sfruttare nelle qualifiche o nel corso della gara. Non si tratta di una soluzione perfetta, perché nel caso ci si attenda qualifiche e gara bagnata i team tenderanno comunque a risparmiare pneumatici, ma è un primo passo per spingere comunque le squadre a girare sapendo di dover restituire obbligatoriamente un set.
Gomme Pirelli
Gomme Pirelli
Foto di: Steven Tee / Motorsport Images
C’è una zavorra se non viene montata la telecamera
Durante l’ultima riunione, la F1 Commission ha approvato l’utilizzo di una nuova telecamera posteriore, che farà il proprio debutto in via ufficiale durante il fine settimana del Gran Premio di Spagna.
Seppur la novità fosse già emersa negli scorsi giorni, l’ultima bozza regolamentare offre qualche spunto in più in merito al suo utilizzo, che non sarà obbligatorio su tutte le vetture, bensì a discrezione della FOM. Infatti, l’articolo 8.17.1 del regolamento tecnico indica come, se richiesto dalla FOM, una vettura debba montare obbligatoriamente o la nuova telecamera annegata nella crash structure posteriore oppure quella posizionata all’interno del casco del pilota. Secondo quanto specificato dal regolamento, quindi, la scelta è tra una delle due telecamere e non potranno essere sfruttate in contemporanea.
Chiaramente, la scelta è legata alle richieste del detentore dei diritti commerciali del campionato, che potrebbe anche decidere di non montare alcuna telecamera delle due citate in precedenza. In tal caso, verrà aggiunta una zavorra di 350 grammi nella zona dell’unità che processa i dati provenienti dalla telecamera presente nel casco.
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