Presunte violenze in famiglia su tre fratellini: blitz della polizia a scuola
Porto San Giorgio (Fermo), 15 febbraio 2024 – Quando gli insegnanti e i genitori hanno notato alcuni strani comportamenti, a volte aggressivi, di quei tre fratellini, hanno iniziato a sospettare che qualcosa non andasse in famiglia. E’ così che sono iniziati i primi accertamenti dei servizi sociali e della polizia su presunte violenze tra le mura domestiche, accertamenti culminati con un blitz scattato ieri mattina nella scuola elementare “Petetti” di viale dei Pini.
Sembra che, dopo una segnalazione della mamma dei piccoli, l’indagine abbia subito una brusca accelerazione, tanto da attivare il cosiddetto codice rosso per prevenire ulteriori violenze in famiglia. Conseguentemente è scattata anche la denuncia alla competente autorità giudiziaria per il padre dei bambini, un 45enne di Porto San Giorgio.
Il blitz a scuola
Poco prima di mezzogiorno quattro mezzi della questura e un pulmino dei servizi sociali sono intervenuti a scuola: due auto di servizio si sono fermate davanti agli ingressi mentre il pulmino è stato fatto entrare nel vicolo di via Urbino, dove sul retro c’è l’accesso secondario di emergenza.
Nessuna sirena ma il movimento ha richiamato l’attenzione di residenti e genitori che erano nei paraggi della scuola per riprendere i figli.
Due poliziotte in borghese e gli assistenti sociali sono entrati nel plesso della primaria “Petetti” e hanno chiesto di fare uscire dalle aule i tre fratellini. In mano avevano un’ordinanza della Procura della Repubblica dei Minori per problematiche legate alla sicurezza dei tre bambini residenti a poche centinaia di metri dalla scuola.
I piccoli studenti sono stati prelevati dalla scuola, fatti salire sul pulmino e condotti in questura, dove sono stati ascoltati con l’ausilio di una psicologa sulle presunte violenze subite tra le mura domestiche. Infine i bimbi sono stati affidati agli educatori per essere condotti in una struttura specializzata.
Un’indagine delicata dai contorni ancora tutti da scoprire e tenuta dagli inquirenti nel massimo riserbo.
La vicenda, probabilmente per la richiesta di aiuto da parte della mamma, è esplosa nella mattinata di ieri: la misura urgente messa in atto è risultata necessaria per tutelare i minori che, secondo gli inquirenti, non potevano essere messi a rischio con il rientro a casa. Come detto, ora i tre fratellini sono stati affidati ad una casa famiglia in attesa delle decisioni della Procura dei Minori di Ancona che ha preso in carico il fascicolo.
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