Addio alla torre dell’acquedotto. Esplosione in programma a febbraio
Completate tutte le valutazioni del caso, ormai è deciso: sarà un’esplosione a far sparire la vecchia torre dell’acquedotto in piazza Giovanni XXIII. Accadrà tra qualche settimana, il tempo di predisporre tutta l’operazione che si preannuncia complessa soprattutto dal punto di vista burocratico.
La soluzione con l’esplosivo è la più rapida e la meno costosa: meno disagi per la durata del cantiere e un discreto risparmio economico per Brianzacque, che si è presa in carico l’operazione concordata con il Comune. Da anni si parla della necessità di demolire il vecchio serbatoio pensile ormai inutilizzato, che rappresenta solo un ingombro. La sua demolizione è entrata nel calendario delle attività di Brianzacque per il 2024 già qualche mese fa. Era stata programmata la demolizione mediante attività di smontaggio, con un cantiere che sarebbe durato 6 settimane e che avrebbe dovuto partire entro la fine di gennaio. Ma ulteriori approfondimenti effettuati dalla stessa Brianzacque con un’azienda specializzata, hanno portato alla conclusione che l’intervento di demolizione si può effettuare in piena sicurezza tramite esplosione controllata, riducendo il cantiere a circa 3 o al massimo 4 settimane tra preparazione e rimozione delle macerie. La novità è stata comunicataall’Amministrazione comunale, che si è attivata per una serie di attività burocratiche preparatorie a quello che sarà senza dubbio un evento per il paese. “Abbiamo già sentito sia Brianzacque sia l’azienda specializzata che curerà l’esplosione controllata e ci hanno fornito alcuni elementi sulle modalità dell’operazione”, spiega il sindaco Andrea Basilico.
Il giorno prescelto per l’operazione sarà una domenica, nel primo pomeriggio. L’area interessata verrà evacuata temporaneamente, con i residenti che saranno aiutati a lasciare le abitazioni e trasferiti in luoghi appositamente allestiti. Naturalmente tutto questo sarà programmato e annunciato con opportuno preavviso. La vecchia torre sarà quindi ricoperta di cariche esplosive che entreranno in azione in simultanea per ottenere la demolizione a cui faranno seguito le operazioni di rimozione delle macerie. “Orientativamente possiamo immaginare che questa operazione verrà messa in atto tra la metà e la fine di febbraio, ma al momento non ci sono certezze, perché molto dipenderà dai tempi per le autorizzazioni e poi per l’organizzazione logistica”, conclude il sindaco.
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