Motor Valley, si cerca un altro immobile
L’Unione della Romagna Faentina per conto del Comune di Faenza sta ricercando un immobile da destinare alla realizzazione di un “centro per la valorizzazione della Motor Valley – area faentina”. Nell’indagine pubblicata dall’Ente i requisiti dell’immobile in questione riguardano l’ubicazione “entro 8 km dal casello autostradale, entro 10 km dalla via Emilia e da piazza del Popolo, facilmente raggiungibile da una strada con almeno due corsie” e secondo le caratteristiche ricercate dovrà essere costituito “da un’area coperta tra 1500 e 2500 mq, e da un’area scoperta di almeno 1000 mq” e inoltre potrà “essere allo stato grezzo, idoneo ad essere alimentato dalle utenze idrica ed elettrica” nonché “disponibile fino al 31 marzo 2025”. Il tentativo di individuazione di tale immobile, come si legge nel provvedimento, rimanda alla non esistenza all’interno del patrimonio comunale “di alcun immobile idoneo da destinare a centro di valorizzazione della Motor Valley” in zona faentina. Un atto dovuto, secondo il vicesindaco con delega ai lavori pubblici e alle partecipate Andrea Fabbri, e finalizzato “ad avere un quadro completo degli immobili da destinare al museo del motorsport di area faentina”, che originariamente si era pensato di realizzare all’interno della Motor Arena, ovvero all’interno dell’ex complesso Le Perle. Un progetto per il quale nel 2022 era stato firmato un protocollo d’intesa tra vari soggetti pubblici e privati, e che nelle ipotesi avrebbe dovuto vedere la luce nell’estate 2023. All’interno del complesso però la scorsa estate sono stati stoccati i rifiuti derivanti dall’alluvione, con slittamento dell’ipotesi di realizzazione nella primavera di questo’anno. Nel frattempo però il progetto è arrivato alla fase esecutiva di approvazione, e l’amministrazione lo valuta “importante per la città in chiave turistica – chiarisce Fabbri -. Se potessimo contare anche solo su un 10% del pubblico del motorsport che si muove tra Imola e Misano potremmo parlare di migliaia di visite. L’obiettivo è ripartire con il progetto, da un lato in attesa di sapere se quello più ampio nella sua complessità ripartirà, e dall’altro per vedere se ci sono altre location in cui realizzarlo. Dobbiamo quindi avere un quadro completo, fermo restando che se prima avevamo pensato a certe linee di finanziamento, dopo l’alluvione la parte di riscostruzione ha la priorità”. Per quanto concerne Le Perle in mano alla società Faenza Erre: “Stanno lavorando anche loro per ripartire e noi ce lo auguriamo perchè la realizzazione del progetto lì rimane di più facile attuazione. Peraltro non dimentichiamo l’immediata disponibilità che la proprietà ci hanno concesso per lo stoccaggio dei rifiuti dopo l’alluvione. In ogni caso l’indagine di mercato è vincolante sul piano delle scadenze perchè è richiesta la disponibilità dell’immobile entro un anno, per cui certamente confidiamo anche nella partecipazione della proprietà”.
Damiano Ventura
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