Salah e Osimhen, i gol non bastano. Coppa d’Africa ’made in China’
Non è bastato un gol del ’napoletano’ Victor Osimhen, su assist dell’atalantino Lookman, perché la Nigeria vincesse la sua gara d’esordio nella Coppa d’Africa. Anzi, i biancoverdi, che sono una delle squadre favorite per il successo finale, hanno anche dovuto rincorrere nel match contro la Guinea Equatoriale, all’Olympic Stadium Ouattara di Ebimpé. A sbloccare il match è stato Iban Salvador al 36’ su assist in area di Jose Machin. Due minuti dopo ci ha pensato il bomber del Napoli a ristabilire la parità con un colpo di testa a porta vuota. Nella ripresa il milanista Chukwueze ha preso il posto di Simon per dare più peso all’attacco nigeriano, ma le sue giocate non bastano a ribaltare il risultato nonostante il forcing finale. La classifica del Girone A dice Costa d’Avorio 3, Nigeria e Guinea Equatoriale 1, Guinea-Bissau 0. I padroni di casa della Costa d’Avorio avevano aperto il torneo vincendo 2-0 contro la Guinea-Bissau con reti di Fofana e Krasso.
Un’altra favorita del torneo, anche solo per averne perso l’ultima edizione soltanto ai rigori, è l’Egitto di Salah che ha iniziato pareggiando 2-2 contro il Mozambico nel gruppo B. Egiziani avanti con Mostafa Mohamed, poi il ribaltone dei rivali con Witi e Bauque. Ma al 97’ è stato proprio Salah a regalare il pari all’Egitto.
La Coppa d’Africa è meno ’chiacchierata’ di quella d’Asia e dei campionati di quegli Stati come Qatar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi che stanno utilizzando il calcio per il cosiddetto sport washing, per creare un’immagine mondiale che possa mettere in ombra le proteste e i dubbi sul rispetto dei diritti civili in quei Paesi.
In realtà anche in questa rassegna ci sono fattori di geopolitica importante, anche se essendoci di mezzo la Cina sono meno reclamizzati, perché tutto avviene in silenzio. Eppure senza l’aiuto concreto della potenza asiatica, questo trofeo non si potrebbe neanche tenere.
Perché la Cina ha partecipato direttamente alla costruzione di tre dei sei stadi utilizzati nella Coppa d’Africa 2024. Sono quelli di San Pedro, di Korhogo e proprio quello di Ebimpe, quartiere periferico a nord di Abidjan, dove si sono tenute la gara inaugurale, la finalissima dell’11 febbraio e ieri la partita della Nigeria.
Come in molti stati dell’Africa, anche la Costa d’Avorio è sotto l’influenza della Cina in particolare nella cosiddetta Stadium Diplomacy, con il finanziamento della costruzione di infrastrutture sportive come gli stadi di calcio.
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