Mail Libero e Virgilio in tilt, da Lecce la storica sentenza sul risarcimento: ecco i rimborsi agli utenti
Storica sentenza. Blocco delle caselle di posta elettronica di Libero e Virgilio nel gennaio 2023: arriva da Lecce la prima storica sentenza che condanna al risarcimento la società che gestisce il servizio mail.
A emettere il giudizio il Giudice di Pace Cosimo Rachira che ha accolto il ricorso presentato da un utente per tramite del legale Cosimo Falangone del Foro di Lecce.
Cosa successe
Un anno fa, nella notte tra il 22 e il 23 gennaio, fu registrato un malfunzionamento del servizio gestito da Italiaonline Corporate. Indirizzi inaccessibili e impossibilità di accedere alla corrispondenza elettronica così come di inviare messaggi dalla propria casella. Un disservizio grave che interessò milioni di utenti e che durò una decina di giorni in totale causando danni e ritardi importanti. Una situazione rimasta irrisolta per diverse giornate dopo che Italiaonline aveva assicurato che la problematica si sarebbe potuta sanare, a dire della stessa azienda che gestisce i domani, nel volgere di una manciata di ore. E invece tanti furono i disagi per chi doveva ricevere documenti, comunicazioni di lavoro e di carattere personale.
La vicenda assunse una notorietà nazionale poiché il blocco prima e le successive limitazioni poi crearono enormi disagi soprattutto a chi usava i servizi per motivi professionali o aveva attivato account a pagamento.
Le denunce e la vicenda giudiziaria
Una serie di denunce per interruzione di pubblico servizio fu presentata nell’immediatezza dei fatti, compresa quella di un utente salentino. Le cui tesi sono state accolte nei giorni scorsi dalla Prima Sezione dell’Ufficio del Giudice di Pace di Lecce. L’istruttoria ha rilevato l’inadempimento contrattuale della società Italiaonline Corporate spa relativo al “bug del sistema operativo” che ha impedito all’attore l’utilizzo del servizio promesso dell’utenza commerciale. La prova testimoniale ha confermato, del resto, le numerose disfunzioni dell’utenza suddetta sebbene il ricorrente non abbia provato il danno effettivo ricevuto dai suddetti guasti alla rete, per esempio, con un minor fatturato rispetto all’anno precedente.
La sentenza e i rimborsi
Il giudice Rachira ha sentenziato come il gestore dei domini di posta elettronica Libero e Virgilio debba restituire 11.58 euro a titolo di rimborso spese oltre a ulteriori 200 euro, calcolati in via equitativa, per il disagio causato dai disservizi. In capo alla Italiaonline Corporate anche la rimessa delle spese legali.
«Il mancato accesso e utilizzo del proprio indirizzo mail ha generato una evidente lesione del diritto al normale svolgimento della vita personale e professionale – le parole dellРІР‚в„ўavvocato Cosimo Falangone a corredo della sentenza -Р’В che certamente non puГІ essere limitato alla definizione di un mero disagio come fin da subito sostenuto da Italiaonline. Siamo dinanzi a un precedente importante a favore del consumatore e riconosce piena tutela giuridica ad accadimenti come la piena operativitГ e funzionalitГ del servizio di posta elettronica che rappresentano ormai una necessitГ quotidiana di qualsiasi utente e – chiosa il legale – nello specifico soprattutto di chi utilizza la mail per lo svolgimento della propria attivitГ professionaleР’В».
Il giudizio della Prima sezione del Giudice di Pace fa giurisprudenza e si candida a divenire stella polare per altre questioni similari, ricorsi e denunce attivate con l’obiettivo di riconoscere i giusti diritti ai titolari di servizi ormai imprescindibili come quello di posta elettronica.
L’annus horribilis: tutti i precedenti
Il 2023 non è stato un anno facile per Libero e Virgilio e per la società che le gestisce. Se già a gennaio 2023 le caselle erano rimaste bloccate per una decina di giorni creando gravi problemi agli utenti, un secondo blocco si è verificato pure a giugno scorso.
A partire dalla tarda sera del 13 giugno i servizi di posta elettronica di Italiaonline sono stati inaccessibili a causa di un intervento di manutenzione e fino alla giornata del 17 giugno e alcuni utenti hanno avuto nuovamente accesso alla loro casella email solo nella mattinata del 19.
In questa seconda occasione l’Antitrust ha aperto il procedimento per pratiche scorrette nel comportamento di Italiaonline sotto il profilo della poca informazione ed assistenza data agli utenti, lasciati in balia degli eventi senza chiare spiegazioni che avrebbero potuto attenuare la portata del disservizio.
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