Superbonus 110, nuovo Decreto: ecco cosa cambia

Superbonus 110 ancora oggetto di novità e di conferme da parte del Senato che nelle ultime ore ha dato il proprio assenso a quanto era già stata preannunciato attraverso il Decreto di fine anno. Facciamo un po’ di chiarezza su quelle che saranno le novità in merito al tanto discusso bonus edilizio.

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Superbonus 110%: cosa sta per cambiare, e cosa viene confermato

Le ultime ore sono state decisive per un’ulteriore definizione del tanto a lungo discusso Superbonus 110%. Con l’approvazione definitiva da parte del Senato, ancora fresca di firma, si è giunti finalmente a definire alcuni dei punti salienti del tanto discusso bonus edilizio, contenuti nel Decreto di fine anno.

Ecco quindi che tutti i lavori edili che sia stati certificati entro la data dello scorso 31 dicembre, potranno godere del beneficio fiscale, godendo della sua massima aliquota del 110%. Inoltre tale beneficio rimarrà ad appannaggio di coloro che avranno optato per lo sconto in fattura, o per la cessione del credito.

Resta inteso dunque che per tutti gli altri lavori la detrazione fiscale concessa, sarà pari al 70% della spesa sostenuta. In arrivo anche un’altra novità. Anche se il contributo resta in vigore dal 1 gennaio al 31 dicembre 2024 con aliquota fissata al 70%, chi non avrà terminato i lavori entro il 31 dicembre 2023 per poter fruire dell’aliquota al 110%, potrà beneficiare di una sanatoria che lo solleverà dal dover rendere le somme già percepite.

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Maggior tempo per interagire con il Fisco

Altra novità che ha veduto l’approvazione con la firma al recente Decreto, è quella che  vede l’allungarsi delle tempistiche relative all’iter della cessione del credito. Pertanto la cessione e lo sconto in fattura per le spese sostenute conseguenti al Superbonus. I commercialisti potranno quindi avere qualche ansia in meno, avendo strappato un lasso di tempo di 20 giorni in più, per assolvere a tutte quelle farraginose pratiche burocratiche.

La scadenza ultima delle comunicazioni fiscali a tal riguardo è così passata dal prossimo 16 marzo, alla data del 4 aprile. Entro tale giorno si dovranno dunque andare a presentare le opzioni su sconti in fattura o sulle cessioni del relativo credito acquisito.

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Particolare tutela per le fasce meno abbienti

Altra conferma giunta sempre a mezzo del recente Decreto approvato in merito al Superbonus, vede un occhio di riguardo per i cittadini che vivono in condizioni di disagio economico. Si è deciso a tal riguardo che coloro che non siano riusciti a portare a compimento i lavori relativi al Superbonus 110% entro la data dello scorso 31 dicembre 2023, potranno accedere comunque al beneficio fiscale edilizio.

Sarà necessario aver raggiunto la quota del 60% dei lavori previsti alla scadenza dell’anno, e dovranno contestualmente dimostrare di essere in possesso di un reddito annuo, inferiore ai 15 mila euro.

Novità anche per il Sismabonus

Contestualmente nel Decreto che ha veduto la firma da parte del Senato, si assiste anche alla definizione del Sismabonus. Viene infatti inserito l’obbligo di assicurazione contro eventi sismici, per tutti i contribuenti che abbiano fruito dello specifico sgravio fiscale. Saranno chiamati a provvedere alla copertura assicurativi quei contribuenti che abbiano operato interventi edili nelle località colpite da eventi sismici, dal 1 aprile 2009.

Ancora preziosi aggiornamenti in merito ai tanto inseguiti bonus edilizi che hanno il duplice compito di offrire da un lato ai contribuenti la possibilità di venire alleggeriti dalla pressione fiscale, contestualmente andando a fornire  al comparte edile un’imperdibile occasione di ripresa.

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