Banche in crisi, le autorità Usa forzano la vendita di First Republic a Fulton Bank. Che cosa è successo
Banche in crisi, le autorità Usa forzano la vendita di First Republic a Fulton Bank. Che cosa è successo
Le autorità di regolamentazione statunitensi hanno sequestrato First Republic Bancorp per venderla a Fulton Bank. E hanno sottolineato le difficoltà che il sistema bancario si trova ancora ad affrontare esattamente un anno dopo la crisi degli istituti di credito locali statunitensi colpiti dai deflussi dei conti correnti in un mercato dove la concorrenza sui rendimenti dei depositi ha messo in difficoltà le realtà più piccole.
First Republic, con sede a Philadelphia, è stata salvata più volte dall’iniezione di liquidità da parte dei maggiori gruppi bancari del Paese ma nel frattempo, a quanto si apprende, aveva abbandonato le trattative per trovare un finanziamento con un gruppo di investitori. E per questa ragione è stata sequestrata dal Pennsylvania Department of Banking and Securities.
Interviene il fondo assicurativo sui depositi
Il Federal Deposit Insurance Corp (FDIC), nominato curatore fallimentare, ha detto venerdì che Fulton Bank, una controllata di Fulton Financial Corp , rileverà tutti i depositi e acquisterà tutti gli asset di First Republic Bank per «proteggere i correntisti».
Republic Bank aveva circa 6 miliardi di dollari di asset totali e 4 miliardi di depositi totali al 31 gennaio 2024. La FDIC ha stimato che il costo del fallimento per il suo fondo sarà di 667 milioni di dollari.
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Oltre ai depositi, First Republic aveva anche prestiti e altre passività per circa 1,3 miliardi di dollari, ha comunicato Fulton in una nota. Sempre Fulton ha specificato che grazie a questa operazione raddoppia la presenza nel mercato di Filadelfia, con depositi combinati attorno a 8,6 miliardi di dollari.
Le 32 filiali di First Republic Bank in New Jersey, Pennsylvania e New York riapriranno come filiali di Fulton Bank già a partire da sabato 27 o lunedì 29 aprile.
Un anno fa il crollo delle banche regionali Usa
La decisione delle autorità arriva dopo i crolli inattesi di tre istituti di credito un anno fa: Silicon Valley e Signature a marzo 2023 e First Republic ad aprile.
Quest’ultima aveva trovato un accordo con un gruppo di investitori fra i quali l’uomo d’affari vicino al Partito Democratico, George Norcross e l’avvocato Philip Norcross alla fine dello scorso anno, ma il dialogo è stato interrotto a febbraio.
First Republic Bank ha tagliato subito i posti di lavoro ed è uscita dal settore dell’erogazione dei mutui all’inizio del 2023, a causa della pressione esercitata dall’aumento dei costi e dall’incapacità di migliorare la redditività.
Il prezzo delle azioni della banca è crollato da poco più di 2 dollari all’inizio dell’anno a circa 1 centesimo venerdì, con una capitalizzazione di mercato inferiore a 2 milioni. Le azioni sono state cancellate dal Nasdaq lo scorso agosto e ora vengono scambiate over the counter.
Piper Sandler & Co e BofA Securities hanno agito come consulenti finanziari di Fulton, mentre Sullivan & Cromwell hanno operato come consulenti legali. (riproduzione riservata)