I permessi necessari per la costruzione delle case prefabbricate

Le case prefabbricate sono un tipo di abitazione i cui componenti strutturali vengono realizzati in una sede diversa rispetto a quello che è il sito di costruzione. Ovviamente come le normali abitazioni, non può essere installata ovunque e ha bisogno di una serie di permessi che vedremo in questo articolo.

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La case prefabbricate sono un tipo di abitazione, in cui tutti i componenti strutturali, vengono realizzati in una sede diversa rispetto a quella del sito di installazione, per poi essere trasportati sul luogo e successivamente assemblati fino alla realizzazione dell’edificio completo.

A differenza delle classiche abitazioni – che sono principalmente realizzate in cemento armato –  le case prefabbricate offrono numerosissimi vantaggi come: costruzione più efficiente e rapida, maggiore flessibilità in termini di design e alto livello di eco-sostenibilità.

Casa prefabbricata: tutti i permessi necessari

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L’interesse verso quella che è la realizzazione delle case prefabbricate nel nostro paese è in netta crescita, e come al pari delle classiche abitazioni, sono soggette alla normativa edilizia, indi per cui non possono essere costruite senza concessione o su un terreno non edificabile.

Gli aspetti da tenere in considerazione, sono diversi, non solo per capire dove collocare la casa prefabbricata, ma anche per avere un’idea chiara e precisa di quanto i prezzi possano aumentare con i costi accessori.

Per poter procedere con la costruzione di una casa prefabbricata, sarà indispensabile compiere tutti i passi burocratici anche verso quella che è l’edilizia tradizionale. Uno degli errori che non bisogna assolutamente commettere, è credere che una volta che i moduli sono terminati, la struttura possa essere posizionata ovunque si voglia.

Ecco alcuni fattori importantissimi da tenere in considerazione:

Indagine geologica

Come già accennato, per la realizzazione delle case prefabbricate, sarà necessario seguire lo stesso iter burocratico delle abitazioni tradizionali in quanto si tratta a tutti gli effetti di lavori di edilizia.

Il primo passo da compiere è l’indagine geologica, che deve essere eseguita da un tecnico qualificato che può essere un ingegnere, un architetto oppure un geometra.

Al tecnico abilitato, andranno poi affiancate altre figure professionali che dovranno occuparsi dell’indagine geologica del terreno edificabile, del progetto dei sistemi di riscaldamento, dell’impianto idraulico, dell’impianto elettrico e della sicurezza del cantiere.

Oltre alle figure citate sopra, non potrà mancare il progettista, ovvero quella figura professionale incaricata di fornire tutta la documentazione tecnica che dovrà essere presentata entro i tempi stabiliti. Il progetto della casa prefabbricata, dovrà essere esaminato da una Commissione di Edilizia o di istruttoria interna, questo perché il terreno oppure il territorio di costruzione potrebbero essere soggetti a vincoli storico-paesaggistici oppure ambientali.

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Al termine dell’indagine geologica del terreno, si potranno ottenere tutti i dati riguardanti la morfologia e la tipologia.

Dopo l’analisi di queste importantissime informazioni, sarà molto più facile individuare quella che è la costruzione abitativa che meglio si adatta, riuscendo ad ottenere un calcolo preciso sul progetto della casa.

Permesso di costruzione

In questo caso, si può ricorrere al parere preventivo della Soprintendenza ai Beni Ambientali. A seconda di quelli che sono i regolamenti comunali, potrebbe essere sufficiente la sola presentazione della DIA ovvero la dichiarazione di inizio attività. Solitamente le case prefabbricate – che garantiscono un’altissima efficienza energetica – hanno maggiori probabilità di ottenere le autorizzazioni e i permessi necessari per poter costruire.

Potrebbero sussistere soltanto alcuni casi dove è permesso costruire senza cemento, ma si tratta di casi eccezionali e alternative innovative da “sostituire” all’edilizia tradizionale.

Una volta giunti al termine della relazione geologica del terreno sulla quale si intende costruire, il passo successivo, sarà quello di presentare il progetto al genio civile presso il Comune di pertinenza. Le norme della zona e le direttive di sicurezza sui cantieri, vanno rispettate in base a quanto riportato nel Testo Unico 81/08 indispensabile per ottenere la concessione edilizia.

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All’amministrazione comunale, spetterà concedere il permesso e l’autorizzazione di costruzione. Il processo di consegna di una casa prefabbricata – dal momento in cui si ottengono tutti i permessi necessari – si aggirano intorno ai 6 mesi.

Va specificato, che proprio come per i classici immobili in muratura è assolutamente vietato costruire case prefabbricate su un terreno agricolo. Per quanto riguarda tutte le zone sismiche in cui l’opzione prefabbricata è quella più indicata, sarà necessario presentare una relazione di verifica sismica.

Casa prefabbricata: foto e immagini

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