Traffico migranti su gommoni di lusso, 12 fermi tra cui un poliziotto tunisino
I migranti pagavano fino a 6mila euro Il trasporto, operato da esperti piloti a conoscenza della rotta tunisina e con la garanzia di non essere intercettati dalle navi militari, sarebbe avvenuto dietro il pagamento di somme che variavano dai 3 ai 6mila euro, una cifra ben maggiore rispetto a quella richiesta per raggiungere l’Italia con le ordinarie imbarcazioni fatiscenti e affollate usate dai trafficanti. Sui gommoni vip viaggiano massimo venti profughi.
Il supporto logistico garantito dalla cellula a Marsala In particolare, l’inchiesta ha svelato il ruolo svolto dalla cellula marsalese, composta da italiani e tunisini incaricati di assicurare il supporto logistico attraverso la ricerca e la predisposizione dei natanti usati per il viaggio e il reclutamento degli scafisti scelti tra tunisini residenti in Italia. Nel corso delle indagini che hanno portato alla scoperta dell’organizzazione sono già stati arrestati 8 presunti scafisti, tutti di nazionalità tunisina, per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
I tentativi di fuga e i razzi sparati contro le navi delle Fiamme Gialle Gli arresti in flagranza sono stati eseguiti nel corso di quattro distinti sbarchi, avvenuti sulle coste marsalesi tra il 29 giugno e il 15 settembre scorsi. Quattro persone sono state indagate anche per resistenza a navi da guerra, avendo tentato la fuga nonostante l’intervento di imbarcazioni della Guardia di Finanza, giunte in soccorso dei gommoni. In un’occasione, gli scafisti avrebbero ordinato di sparare contro la nave militare dei razzi luminosi.
I migranti che l’organizzazione avrebbe introdotto clandestinamente in Italia sono 73, tra cui 12 minorenni e 6 donne. Tutti sono stati soccorsi e identificati subito dopo l’approdo sulle coste marsalesi. Tra i profughi, 19 sono stati arrestati per reingresso illegale nel territorio nazionale e 4 in esecuzione di un provvedimento definitivo di condanna per reati contro il patrimonio e spaccio di droga. La polizia ha anche sequestrato 4 gommoni messi a disposizione dalla cellula italiana della banda attiva a Marsala. Le indagini hanno accertato che uno degli indagati italiani avrebbe ricevuto da un altro componente dell’organizzazione di origine tunisina 90mila euro.
Le Squadre Mobili di Palermo e di Trapani e il personale del Servizio Centrale Operativo della polizia, su delega della Dda, hanno eseguito un decreto di fermo di 12 persone, 6 italiani e 6 tunisini, accusate di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Farebbero parte di una organizzazione criminale con cellule presenti sia in Tunisia che in Italia, che gestiva un traffico di migranti tra il Paese nordafricano e le coste marsalesi. L’associazione organizzava viaggi su gommoni di lusso con motori di grossa cilindrata. Tra gli arrestati anche un poliziotto tunisino corrotto.
News Related-
Le tre dame del latte tra leadership, storie di vita e social
-
Uragano «senza precedenti» si abbatte sulla Crimea, 2 milioni di persone al buio e guerra "congelata"
-
Operai intrappolati in un tunnel in India, i soccorritori sono a 5 metri
-
Discarica abusiva di 3mila mq scoperta alle porte di Milano
-
Grande Fratello, pagelle: Signorini diabolico (6), Greta prevedibile (4); Beatrice discutibile (4), Angelica falsa (4), Rosy guerriera (8)
-
Forfettari 2024, ecco i 3 nuovi obblighi che complicano tutto
-
Roberta Siragusa bruciata viva dall'ex fidanzato: ergastolo confermato a Pietro Morreale. Lui continua a dirsi innocente: «Si è data fuoco da sola»
-
Jannik Sinner. Il Rosso senza eccessi: "Vinco perché mangio con i miei genitori"
-
6 Consigli Affascinanti per Decorare la Tua Casa a Natale, Anche Senza Spazio per un Albero
-
Prezzo della benzina in forte calo da due mesi, i distributori non hanno barato
-
Oroscopo del giorno // Martedì 28 novembre: chiedere consiglio
-
Mulé (FI): “Giudici che decideranno su Delmastro vadano sereni”
-
I veleni nella classe che ha rifatto la Maturità. I genitori della studentessa dell’esposto: «Isolata e messa alla gogna»
-
Occupazioni abusive, l’avvocato: ecco perché la Cassazione ha dato ragione ai proprietari e cosa succede ora