Israele - Hamas in guerra, le notizie di oggi | Wsj: «Hamas libererebbe gli ostaggi in cambio di 3 mila detenuti». Gallant: «Preparativi per intense operazioni di terra»

israele - hamas in guerra, le notizie di oggi | wsj: «hamas libererebbe gli ostaggi in cambio di 3 mila detenuti». gallant: «preparativi per intense operazioni di terra»

Israele – Hamas in guerra, le notizie di oggi | Wsj: «Hamas libererebbe gli ostaggi in cambio di 3 mila detenuti». Gallant: «Preparativi per intense operazioni di terra»

• È il 137° giorno di guerra: oltre 29 mila le persone uccise a Gaza. In Israele, 1.200 morti nell’attacco del 7 ottobre. • Gantz: «Primi segnali di un possibile accordo con Hamas sugli ostaggi» • Idf: «Scoperto un tunnel di Hamas a Khan Yunis». • L’Egitto all’Aja: «Israele sta violando il diritto internazionale». • Siria, nuova esplosione a Damasco dopo i raid israeliani.

Ore 17:20 – Libano, due persone uccise in raid israeliano nel sud

Due persone sono state uccise poco fa in Libano in un raid aereo israeliano nel sud del paese. Lo riferiscono fonti mediche locali a media libanesi, secondo cui un drone militare israeliano ha colpito un edificio a Kfar Rumman, nel distretto di Nabatiye. In un raid analogo compiuto ieri da Israele erano state uccise una bambina e una donna. Il bilancio dell’attacco odierno a Kfar Rumman potrebbe aggravarsi, secondo le fonti locali.

Ore 17:20 Usa: Israele invii delegazione a negoziati su ostaggi

L’Amministrazione Biden ha chiesto ad Israele di inviare una delegazione ai negoziati per il rilascio degli ostaggi in corso a Parigi, affermando che le trattative fra i mediatori e Hamas hanno fatto registrare dei progressi: è quanto riporta il sito di Axios.

Ore 16:56Ministro Difesa Israele: «Preparativi per intense operazioni di terra»

Israele si sta preparando a «intense operazioni di terra». Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, al coordinatore statunitense per il Medio Oriente, Brett McGurk, che si trova attualmente in visita nello Stato ebraico. Lo ha riferito il quotidiano israeliano «Haaretz». Il ministro ha inoltre affermato che il governo israeliano «amplierà l’autorità data ai negoziatori sugli ostaggi», che sono ancora detenuti nella Striscia di Gaza dal movimento islamista Hamas. Nello stesso tempo, Gallant ha sottolineato l’importanza di smantellare i battaglioni del gruppo palestinese rimasti nella zona centrale e meridionale di Gaza”. Recentemente, Israele ha annunciato di voler procedere a un’operazione di terra sulla citta’ di Rafah, nell’estremo sud della Striscia, dove 1,5 milioni di palestinesi si sono ammassati negli scorsi mesi per sfuggire ai bombardamenti. Sempre secondo «Haaretz», la visita di McGurk si inserisce nel contesto di una costante pressione degli Stati Uniti per scongiurare un’invasione della citta’, che potrebbe causare un altissimo numero di vittime civili.

Ore 16:45Leader Houthi: «Attaccheremo anche con armi sottomarine»

Da metà novembre scorso gli Houthi, noti anche come Ansar Allah (Partigiani di Dio), stanno portando avanti degli attacchi contro le navi dirette in Israele come risposta a quella che considerano un’aggressione della Striscia di Gaza, in corso dal 7 ottobre 2023. Questo ha spinto il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, a lanciare un’operazione multinazionale finalizzata a proteggere la navigazione nel Mar Rosso. Inoltre, le forze statunitensi e britanniche hanno condotto significativi attacchi contro le posizioni degli Houthi, con l’obiettivo di ridurre la capacita’ dei ribelli di attaccare navi commerciali.

Ore 16:17L’Idf prepara la continuazione di intense azioni di terra

«Amplieremo lРІР‚в„ўautoritГ  data ai nostri negoziatori di ostaggi. Al tempo stesso lРІР‚в„ўesercito sta preparando la continuazione delle intense operazioni di terraР’В». Lo ha detto il ministro della difesa israeliano Yoav Gallant nell’incontro con l’inviato della Casa Bianca Brett McGurk.

Ore 15:59Media: 48 morti nei raid israeliani di stanotte su Gaza

Gli attacchi israeliani hanno ucciso stanotte almeno 48 persone nel sud e nel centro di Gaza, metà dei quali donne e bambini. Lo dicono funzionari sanitari della Striscia citati dall’Ap sul suo sito. Sette attacchi israeliani hanno colpito Rafah stamattina, uno dei quali ha raso al suolo una moschea e devastato gran parte dell’isolato circostante. Un altro attacco ha colpito una casa a Rafah che ospitava la famiglia al-Shaer, uccidendo almeno 4 persone, tra cui una madre e suo figlio.

Ore 15:49Wsj: Hamas libererebbe gli ostaggi in cambio di 3.000 detenuti

Hamas è pronto ad accettare il rilascio di 3mila detenuti palestinesi in Israele in cambio degli ostaggi israeliani. Lo ha riferito il Wall Street Journal (Wsj) che cita fonti egiziane. Tuttavvia – secondo le stesse fonti – Hamas chiede ancora il rilascio dei detenuti in Israele condannati a lunghe pene e che la discussione di un cessate il fuoco permanente cominci all’inizio di una tregua di 6 settimane. In questo caso – se le trattative andranno avanti – continuerà il rilascio di tutti gli ostaggi.

Ore 15:31Agenzie Onu, Israele deve garantire cibo ai civili

L’Inter Agency standing committee aggiunge: «Nessuna risposta umanitaria potrà compensare i mesi di privazioni che le famiglie di Gaza hanno sopportato. Il nostro impegno è quello di salvare le operazioni umanitarie in modo da poter fornire almeno lo stretto necessario: medicine, acqua potabile, cibo e un riparo mentre le temperature precipitano. Per questo- l’appello del Comitato- abbiamo bisogno di un cessate il fuoco immediato; che siano protetti i civili e le infrastrutture da cui dipendono; che gli ostaggi siano rilasciati immediatamente; di punti di ingresso affidabili che ci permettano di portare gli aiuti da tutti i possibili valichi, compreso nel nord di Gaza; di garanzie di sicurezza e passaggio senza ostacoli per distribuire gli aiuti, su larga scala, in tutta Gaza, senza negazioni, ritardi e impedimenti all’accesso; di un sistema di notifica umanitaria funzionante che consenta a tutto il personale e alle forniture umanitarie di muoversi all’interno di Gaza e di consegnare gli aiuti in modo sicuro; di strade percorribili e quartieri liberati da ordigni esplosivi; di una rete di comunicazione stabile che permetta agli operatori umanitari di muoversi in modo sicuro e protetto; che l’Unrwa, la spina dorsale delle operazioni umanitarie a Gaza, riceva le risorse necessarie per fornire assistenza salvavita; della cessazione delle campagne che cercano di screditare le Nazioni Unite e le organizzazioni non governative che fanno del loro meglio per salvare vite umane».

Ore 15:31Giordania all’Aia, «occupazione Israele deve finire con urgenza»

L’unico modo per garantire al popolo palestinese il diritto all’autodeterminazione e’ che «l’occupazione israeliana finisca con urgenza». Lo ha dichiarato Micheal Wood, il rappresentante legale della Giordania alla Corte internazionale di giustizia (Cig) dell’Aia, durante il quarto giorno di udienze alla Corte internazionale di giustizia dell’Aia (Cig) sulle conseguenze legali derivanti dalla prolungata occupazione, sugli insediamenti e sull’annessione dei Territori palestinesi dal 1967, su come le politiche e le prassi israeliane incidano sullo status legale dell’occupazione, e su quali conseguenze derivino da tale status per tutti i paesi e per l’Onu. «Le politiche e le pratiche di Israele, se considerate nella loro interezza, non lasciano dubbi sull’intenzione di Israele di annettere il territorio palestinese occupato», ha affermato Wood, aggiungendo che tutto cio’ e’ «contrario al diritto internazionale». Da parte sua, il secondo rappresentante della Giordania, il ministro della Giustizia Ahmad Ziadat, ha dichiarato che le violazioni israeliane dei luoghi santi musulmani e cristiani «minacciano la loro integrita’» e «fomentano le tensioni religiose». All’udienza e’ intervenuto anche il ministro degli Esteri del Regno, Ayman Safadi. «A nessun Paese deve essere permesso di essere al di sopra della legge», ha affermato il capo della diplomazia giordana, aggiungendo: «A Israele e’ stato permesso di agire in totale disprezzo del diritto internazionale. Questo non puo’ continuare».

Ore 15:19Houthi: «Bandite dal Mar Rosso le navi Israele, Usa e Gb»

Gli Houthi dello Yemen hanno annunciato che le navi che sono interamente o parzialmente di proprietà di individui o entità israeliane e le navi battenti bandiera israeliana sono «bandite» dal Mar Rosso, dal Golfo di Aden e dal Mar Arabico. Lo riporta Al Jazeera. Il Centro di coordinamento delle operazioni umanitarie degli Houthi, agenzia controllata dal gruppo, ha inviato una dichiarazione agli assicuratori marittimi e alle aziende che operano nella regione. Sono vietate anche le navi di proprietà di individui o entità statunitensi o britannici, o che navigano sotto la loro bandiera.

Ore 15:02Media: arrestati 8 dipendenti Unrwa per legami con Hamas

Otto dipendenti dell’Unrwa, l’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, sono stati arrestati dalle Idf per i loro presunti legami con Hamas. Lo riporta Maariv, precisando che gli otto sono stati fermati sulla base di «prove circostanziali» durante i combattimenti in corso nell’enclave e sono stati trasferiti in Israele per ulteriori indagini.

Ore 14:55Attacco vicino Gerusalemme, identificata la vittima

È stata identificata la vittima dell’attacco di questa mattina a un checkpoint tra Gerusalemme e Ma’ale Adumim, nel quale sono morte tre persone (tra cui due assalitori) e altre 11 sono rimaste ferite, compresa una donna incinta. Lo riporta The Times of Israel. A perdere la vita è stato il 26enne Matan Elmaliah, residente a Ma’ale Adumim, in Cisgiordania.

Ore 14:37Hamas: «Presto potrebbero esserci progressi nei negoziati»

Presto potrebbero esserci dei progressi nei negoziati sul cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi. Lo ha affermato Musa Abu Marzouk, numero due dell’ufficio politico di Hamas, citato da SkyNews Arabia.

Ore 13:59Houthi «vietano» il Mar Rosso a navi di Israele, Gb e Usa

Le navi che sono interamente o parzialmente di proprietà di individui o entità israeliane e le navi battenti bandiera israeliana sono bandite dal Mar Rosso, dal Golfo di Aden e dal Mar Arabico: lo affermano di comunicati citati da un’agenzia controllata dal gruppo Houthi dello Yemen, visionati da Reuters. Inviati agli assicuratori marittimi e alle società dal Centro di coordinamento delle operazioni umanitarie degli Houthi, nei comunicati si afferma che sono bandite anche le navi di proprietà di individui o entità statunitensi e britanniche, o che navigano sotto le loro bandiere.

Ore 13:35Media, quattro morti ad Al Zawaida in raid aereo Israele

Le Forze di difesa di Israele (Idf) hanno ucciso almeno quattro palestinesi con un attacco aereo che ha preso la citta’ di Al Zawaida, nella Striscia di Gaza centrale. Lo ha riferito l’agenzia di stampa palestinese «Wafa», citando fonti mediche, secondo cui il raid ha preso di mira l’abitazione della famiglia Thabet. La stessa agenzia riferisce che da ieri sera almeno 30 persone sono morte negli attacchi aerei delle Idf che hanno colpito la parte centrale dell’exclave palestinese.

Ore 13:22Iraq chiede a Corte giustizia dell’Aia di fermare «omicidi di massa» di Israele

Nella terza giornata di udienze pubbliche della Corte internazionale di giustizia dell’Aia sulle conseguenze derivanti dalle politiche e dalle pratiche di Israele nei Territori palestinesi, il rappresentante legale dell’Iraq, Hayder Shiya al Barrak, ha chiesto di fermare gli «omicidi di massa» perpetrati dallo Stato ebraico contro il popolo palestinese. «Ci auguriamo che l’impegno della Corte nei confronti della giustizia porti a delle decisioni», ha affermato Al Barrak, spiegando che l’Iraq e’ «profondamente preoccupato per le sofferenze umanitarie inflitte ai palestinesi nella Striscia di Gaza». Israele, ha aggiunto, deve essere ritenuto responsabile dei «crimini di guerra», come gli «attacchi aerei e missilistici contro i civili». «Questi atti barbarici sono eseguiti con intento criminale», ha detto Al Barrak, ribadendo che la Corte internazionale di giustizia dovrebbe prendere «decisioni che salvaguardino gli uomini, le donne, i bambini e gli anziani palestinesi», per garantire loro «una vita dignitosa e sicura nel rispetto dei diritti umani».

Ore 13:17Oggi inviato Casa Bianca incontra Netanyahu, colloquio su ostaggi

L’inviato per il Medio Oriente della Casa Bianca, Brett McGurk, è in Israele e questo pomeriggio incontrerà il primo ministro, Benjamin Netanyahu, ed il consigliere per la Sicurezza nazionale, Tzachi Hanegbi, per discutere di potenziali colloqui sugli ostaggi e dell’annunciata operazione delle Idf a Rafah, nel sud di Gaza. Lo ha riferito il Times of Israel, precisando che in serata è prevista una riunione del gabinetto di guerra israeliano.

Ore 13:10Cisgiordania: attacco vicino Gerusalemme, arrestato padre di due degli attentatori

Le Forze di difesa di Israele (Idf) e la polizia di frontiera hanno arrestato il padre di due dei tre responsabili dell’attacco di questa mattina vicino a Gerusalemme, in cui e’ morto un uomo israeliano e 11 persone sono rimaste ferite. Lo ha riferito il quotidiano israeliano «Haaretz». L’attentato e’ avvenuto nei pressi di un checkpoint tra Ma’aleh Adumim e Gerusalemme, in Cisgiordania. Sempre secondo «Haaretz», le forze israeliane hanno inoltre arrestato diverse persone nel villaggio palestinese di Beit Ta’mir, a sud-est di Betlemme. I tre assalitori sono stati uccisi.

Ore 12:29Il Giappone valuta lo stanziamento di altri 32 milioni per aiuti umanitari

Il Giappone sta valutando lo stanziamento di altri 32 milioni di dollari per l’assistenza ai civili nella Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri giapponese Yoko Kamikawa a margine della riunione ministeriale del G20 in corso a Rio de Janeiro, in Brasile. Gli aiuti giapponesi – ha spiegato la ministra – verranno veicolati tramite le istituzioni internazionali, ma non tramite l’Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel vicino oriente (Unrwa), in considerazione delle accuse secondo cui dipendenti dell’agenzia avrebbero partecipato all’attacco contro Israele. Il Giappone ha gia’ stanziato 10 milioni e 65 milioni di dollari per l’assistenza umanitaria a Gaza nei mesi di ottobre e novembre scorsi.

Ore 11:58Esponente Hamas, a favore di governo tecnico palestinese post guerra

Il movimento islamista palestinese Hamas e’ «a favore di un governo tecnico palestinese» che gestisca Gaza dopo la fine delle operazioni militari di Israele nella Striscia. Lo ha detto oggi un alto esponente dell’ufficio politico di Hamas, Musa Abu Marzouk, in un’intervista al quotidiano giordano «Al Ghad», in cui ha parlato del futuro dell’amministrazione di Gaza. Abu Marzouk ha sottolineato il rifiuto del movimento islamista di «scendere a compromessi sui diritti del popolo palestinese», aggiungendo che Hamas non vede la governance come un «obiettivo finale» dopo la guerra e che e’ a favore di un «governo tecnico palestinese» che gestisca la Striscia di Gaza.

Ore 11:36Tajani, non sopportabile violenza coloni in Cisgiordania

« Stiamo dando indicazioni e tutto lРІР‚в„ўOccidente ha detto a Israele di stare attenti ai coloni estremisti che nel Westbank si comportano con una violenza che non ГЁ sopportabileВ». Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani nel corso di un forum ANSA.

Ore 11:18 Leader Iran: «I Paesi musulmani taglino i rapporti con Israele»

La Guida Suprema dell’Iran, Ali Khamenei, ha criticato i governi dei Paesi musulmani per non avere interrotto i rapporti con Israele e ha lanciato un appello affinché esprimano la loro opposizione a Tel Aviv, tagliando le relazioni con il Paese e il sostegno. «Il mondo musulmano è certamente in lutto per Gaza», ha aggiunto la Guida suprema, come riporta PressTv, invitando le popolazioni dei Paesi musulmani a fare pressioni sui loro governi affinché agiscano in modo più determinato per sostenere i palestinesi nella Striscia. Durante una cerimonia a Teheran, a cui ha partecipato anche il presidente iraniano Ebrahim Raisi, Khamenei ha aggiunto che il popolo palestinese raggiungerà la vittoria e il mondo musulmano assisterà alla distruzione del «tumore sionista».

Ore 11:06 Hamas inneggia a attentato Maale Adumim: «Risposta naturale»

Hamas ha pubblicato su Telegram, un comunicato in cui inneggia all’attentato palestinese a Maale Adumim in Cisgiordania in cui è stato ucciso un israeliano e altri 11 sono stati feriti. Lo ha definito «una risposta naturale» alla guerra a Gaza e «un’eroica operazione» contro l’occupazione. La fazione islamica ha poi fatto appello alla «eroica gioventù palestinese» per una «escalation nello scontro» con «l’occupazione e i coloni» in tute le altri parti del Paese e «a Gerusalemme». «L’impedimento ai fedeli di raggiungere la moschea di Al Aqsa durante il sacro mese di Ramadan – ha aggiunto riferendosi ai recenti provvedimenti adottati da Israele – non porterà sicurezza». Anche la Jihad islamica – citata da media palestinesi – ha inneggiato all’attentato a Maale Adumim.

Ore 11:04Capo Cia Burns sarà a Parigi per colloqui su accordo a Gaza

Il direttore della Cia Bill Burns si recherà a Parigi domani per colloqui con funzionari del Qatar, egiziani e israeliani per discutere un accordo sugli ostaggi. Due fonti hanno detto ad Axios che Burns parteciperà ai colloqui, con gli Stati Uniti che puntano a un accordo prima del Ramadan, che inizierà tra meno di tre settimane. Il punto critico – scrive Axios – è il numero di prigionieri palestinesi che verranno rilasciati e come verrà determinata la lista. La stessa fonte conferma che una delegazione di Hamas è arrivata ieri al Cairo per colloqui con funzionari dell’intelligence egiziana sul possibile accordo sugli ostaggi.

Ore 10:58 Quattro morti ad Al Zawaida in raid aereo Israele

Le Forze di difesa di Israele (Idf) hanno ucciso almeno quattro palestinesi con un attacco aereo che ha preso la citta’ di Al Zawaida, nella Striscia di Gaza centrale. Lo ha riferito l’agenzia di stampa palestinese «Wafa», citando fonti mediche, secondo cui il raid ha preso di mira l’abitazione della famiglia Thabet. La stessa agenzia riferisce che da ieri sera almeno 30 persone sono morte negli attacchi aerei delle Idf che hanno colpito la parte centrale dell’exclave palestinese.

Ore 10:21 Gb: una nave è stata colpita al largo dello Yemen

L’Organizzazione britannica per le operazioni marittime (UKMTO) afferma che una nave è stata colpita da due missili e che a bordo è scoppiato un incendio. Diverse navi sono state recentemente attaccate dalle milizie Houthi nello Yemen. Il gruppo di miliziani sostiene che lo scopo è quello di colpire le navi con legami con Israele.

Ore 09:40Ministero della Sanità di Gaza: «Il bilancio delle vittime sale a 29.410»

Il Ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, ha annunciato un nuovo bilancio delle vittime palestinesi: 29.410 dall’inizio dell’offensiva di Israele.

Ore 08:51Le forze Israele uccidono 19 persone nel campo di Nuseirat e nel quartiere Zeitoun

Le Forze di difesa di Israele (Idf) hanno ucciso almeno 19 palestinesi nei bombardamenti che hanno colpito nella serata di ieri il campo profughi di Neseirat, nel centro della Striscia di Gaza, e il quartiere di Zeitoun di Gaza City, nel nord. Lo ha riferito l’agenzia di stampa palestinese «Wafa», secondo cui gli aerei delle Idf hanno preso di mira la casa della famiglia Da’alis, a ovest del campo di Nuseirat, causando l’uccisione di 17 persone e il ferimento di decine di altri. A Zeitoun sono stati uccisi il giornalista Ihab Nasrallah e sua moglie, mentre i loro tre figli sono stati feriti.

Ore 05:16Nella notte Israele ha lanciato nuovi attacchi aerei contro Rafah

Israele ha lanciato questa notte nuovi attacchi aerei contro Rafah nel sud della Striscia di Gaza: lo riferisce un giornalista dell’Afp, nel momento in cui iniziano complicati colloqui a Il Cairo per cercare di stabilire una tregua sul territorio palestinese. Rafah è «l’ultimo bastione» di Hamas agli occhi del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu deciso, nonostante le proteste internazionali, a lanciare lì un’offensiva di terra per sconfiggere il movimento islamico palestinese e liberare gli ostaggi detenuti a Gaza. Quasi 1,5 milioni di persone, secondo l’Onu, sono ammassate in questa città situata al confine chiuso con l’Egitto. «Stiamo aspettando la morte, giorno dopo giorno», ha detto un residente di Rafah, Wissam Lafi. «Ringraziamo Dio che la giornata è finita e che siamo ancora vivi».

Ore 03:50Siria, terzo attacco israeliano in poche ore vicino Damasco

Per la terza volta in poche ore, Israele ha colpito obiettivi legati all’Iran attorno a Damasco, in Siria. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui dopo i raid aerei su Damasco, nel quartiere residenziale di Kfar Suse, e sul quartiere sciita di Sayida Zeinab, alla periferia sud-orientale della capitale siriana, sono stati presi di mira obiettivi «legati all’Iran», a sud-ovest di Damasco, nell’area di Dimas. Secondo le fonti questo terzo attacco è stato compiuto tramite colpi di artiglieria sparati dalle Alture del Golan, controllate da Israele e contese tra Siria e lo Stato ebraico.

Ore 03:08Gantz: «Primi segni di un possibile accordo sugli ostaggi»

Il ministro del gabinetto di guerra israeliano, Benny Gantz, ha detto che «ci sono i primi segnali di un possibile accordo sugli ostaggi». Aggiungendo: «Senza un accordo sugli ostaggi le operazioni a Gaza continueranno anche durante il Ramadan».

Ore 02:37Regno Unito valuta la sospensione di armi a Israele se attacca Rafah

Il Regno Unito prenderà in considerazione la sospensione delle esportazioni di armi verso Israele se l’offensiva su Rafah dovesse andare avanti. Lo scrive il britannico «». Fonti ministeriali hanno affermato che, sebbene non sia stata presa alcuna decisione sulla sospensione delle licenze di esportazione di armi, il Regno Unito avrebbe la capacità di rispondere rapidamente se si stabilisse che Israele sta violando il diritto umanitario internazionale. Alla Camera dei Comuni, il viceministro degli Esteri britannico Andrew Mitchell ha sottolineato che un’offensiva a Rafah rappresenta una linea rossa per il governo britannico, dicendo oggi ai parlamentari che il Regno Unito sta esortando il governo israeliano a non lanciare un attacco che potrebbe avere «conseguenze devastanti». Nella sua lettera al comitato ristretto degli Affari esteri del Regno Unito, il ministro Cameron ha fatto di tutto per sottolineare l’importanza di Rafah, esprimendo «profonda preoccupazione per la prospettiva di un’offensiva militare a Rafah» e aggiungendo che «non sottovalutiamo il devastante impatto umanitario che in queste circostanze l’offensiva potrebbe avere. I civili non possono entrare in Egitto né tornare verso nord».

Ore 02:05Il capo della Cia a Parigi domani per colloqui su possibile accordo

Il direttore della Cia Bill Burns dovrebbe recarsi a Parigi domani per tenere colloqui con funzionari del Qatar, dell’Egitto e di Israele in merito agli sforzi per raggiungere un accordo che garantisca il rilascio degli ostaggi detenuti da Hamas a Gaza. Lo riportano i media Usa citando una fonte che ha familiarità con la questione e un funzionario israeliano.

Ore 01:34Siria, sale a 3 morti il bilancio dopo il raid israeliano a Damasco

Tre persone sono rimaste in un raid aereo su Damasco e attribuito a Israele. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui oltre a due persone non siriane, forse iraniane o libanesi, uccise nell’attacco mirato, è rimasto ucciso un passante siriano colpito letalmente da schegge causate dall’esplosione.

Ore 01:03Israele: «L’esercito scopre un tunnel di Hamas a Khan Yunis»

L’esercito israeliano ha scoperto un altro importante tunnel di Hamas a Kahn Yunis, nel sud della Striscia. Il portavoce militare, citato dai media, ha dichiarato che si ritiene che la struttura sotterranea «sia stata usata dagli ufficiali senior» della fazione islamica. Nel tunnel i soldati dell’unità d’elite Yahalom hanno fatto irruzione nei passaggi sotterranei e trovato numerose porte minate con l’esplosivo da parte dei miliziani di Hamas. Nel corso dei combattimenti – secondo la stessa fonte – sono «stati eliminati in combattimenti ravvicinati e con altri mezzi speciali i miliziani armati». Il portavoce militare ha poi spiegato che «il tunnel era lungo più di un chilometro e aveva alloggi e infrastrutture idriche ed elettriche».

Ore 00:47L’Egitto all’Aja: «Israele sta violando il diritto internazionale»

È durissima l’arringa che l’Egitto ha cominciato a svolgere davanti alla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja contro Israele, dopo la presentazione di un memorandum. «L’occupazione israeliana è una chiara violazione del diritto internazionale» – ha detto Yasmine Moussa, consulente legale del ministero degli Esteri egiziano – e non un’autodifesa», «i palestinesi subiscono punizioni da 75 anni» e «Israele nega il diritto del popolo palestinese all’autodeterminazione», per cui l’Egitto ha presentato una richiesta. Israele – ha proseguito la rappresentante dell’Egitto all’Aja – «continua a commettere massacri a Gaza e impone una politica di assedio e fame», impedendo anche l’invio degli aiuti alla popolazione palestinese allo stremo. Inoltre, «intende chiaramente isolare la Palestina e indebolire la sua autorità» e e da anni ostacola «il movimento dei palestinesi nella moschea Al-Aqsa», «imponendo loro ogni genere di restrizioni» e tentando di «realizzare illegalmente un cambiamento demografico a Gerusalemme». Tra le accuse a Israele anche quella di «acquisire terra palestinese con la forza» anche prima del conflitto, anche questo «in violazione del diritto internazionale», una pratica di cui L’Egitto chiede con determinazione la fine. Infine, la rappresentante egiziana ha citato anche il Consiglio di Sicurezza dell’Onu, che «ha ripetutamente fallito nel raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza».

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