suicidio ponte di salle
Una caduta da cento metri, senza un perché. E’ morto così, precipitando dal ponte di Salle, Pasqualino Palombaro, 55 anni, per tutti Paolo, conosciutissimo sul territorio regionale per essere il titolare del ristorante pizzeria Le Maschere, prima a Tollo, poi, da qualche anno, in corso Manthoné a Pescara. E’ stato trovato ieri mattina intorno alle 9, dopo che alcune persone che si trovavano a passare e hanno dato l’allarme.
Ad insospettirle un’auto vuota lasciata a bordo strada senza che nei dintorni ci fosse traccia del proprietario. Quel ponte, proprio per la sua altezza, ha una triste fama: anche nel recente passato altre persone sono arrivate fin lì per togliersi la vita. E’ stato necessario l’intervento del Soccorso alpino e dei vigili del fuoco per recuperare il corpo. E’ arrivata anche un’ambulanza del 118, insieme con l’elisoccorso, nella possibilità che ci fosse ancora qualche speranza, ma il ristoratore è morto sul colpo.
Sul posto anche i carabinieri, diretti dal capitano Carlo Colantoni, che hanno effettuato i primi rilievi e verificato che si è trattato di un gesto personale, per quanto inspiegabile. Nell’auto dell’uomo non sono stati trovati messaggi che possano spiegare una scelta terribile. Pasqualino Palombaro viveva a Tollo con la moglie Graziana Carinci, dipendente di Poste italiane in un ufficio di Pescara, e con il figlio Paolo, di 20 anni, studente universitario. Il padre Tonino è stato per trent’anni vice presidente di Cantina Tollo. Ristoratore da sempre, ha deciso di spostare la felice esperienza del suo “Le maschere” da Tollo a Pescara, in corso Manthoné. Il suo è considerato uno dei migliori locali d’Italia per la pizza gourmet, tanti e prestigiosi i riconoscimenti che aveva ottenuto nel corso del tempo, proprio per la grande attenzione che ha sempre avuto per la qualità e per i particolari. Oltre che per la capacità di innovazione e di ricerca nella proposta gastronomica.
Ristoratore di grande garbo gestiva il suo locale con competenza e gentilezza, tanto che molti clienti erano diventati, nel tempo, anche amici. Che oggi non trovano una spiegazione al suo gesto. Lo stesso garbo lo aveva anche nella comunicazione social con cui promuoveva il locale: proprio di recente aveva pubblicato il nuovo menù. Dell’altro giorno l’ultimo post sulla pagina del locale: due semplici bicchieri di vino rosso, che oggi sembrano quasi un saluto. La notizia della morte del ristoratore si è sparsa anche al Vinitaly dove molti produttori, con i quali da ristoratore ha avuto un bel rapporto di collaborazione, hanno avuto per Palombaro parole di grande affetto. Come pure il sindaco di Tollo, Angelo Radica: «Paolo era una persona tranquilla, seria, molto legata alla famiglia, non ha mai dato alcun segnale che potesse far pensare ad una cosa del genere. Un mese e mezzo fa sono stato al ristorante, abbiamo parlato di vini, di tante cose, era sempre sorridente».
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