Classifica scuole, il Socrate e il Salvemini in testa tra i licei a Bari. Ma domina la provincia
I licei di provincia superano quelli di città. Il classico Spinelli di Giovinazzo e lo scientifico Einstein di Molfetta sono al vertice, nel Barese, delle classifiche Eduscopio, elaborazioni della fondazione Agnelli che consentono agli studenti di terza media e alle loro famiglie di capire quali scuole superiori preparino meglio agli studi universitari o al lavoro dopo il diploma. E vengono comparate.
Guardando i dati – sono tutti disponibili sul sito eduscopio.it – la provincia nella maggior parte dei casi supera Bari città, dove rispetto allo scorso anno rimane quasi tutto invariato: considerando l’indice che mette insieme la media dei voti e i crediti ottenuti all’università dagli ex studenti delle superiori analizzate, il Socrate si conferma primo tra i licei classici e il Flacco secondo, il Salvemini è ancora al top tra gli scientifici, il Bianchi Dottula è in cima sia nella classifica dei licei delle scienze umane sia dei linguistici. Per la nuova edizione, il gruppo di lavoro coordinato da Martino Bernardi ha analizzato i dati di 1 milione 326mila diplomati italiani negli anni scolastici 2017-2018, 2018-2019 e 2019-2020.
Da un lato viene testata la capacità dei licei, ma anche dei tecnici, di preparare e orientare i ragazzi verso l’università (e si tengono in conto la media voti nell’ateneo, e i crediti ottenuti). Dall’altro si analizza la capacità degli istituti tecnici e professionali di preparare gli studenti all’ingresso nel mondo del lavoro per chi, dopo il diploma, vuole trovare subito un impiego. E si guarda alla percentuale dei diplomati occupati e alla coerenza tra studi fatti e il lavoro svolto.
“Di anno in anno il portale si conferma uno strumento utile ai ragazzi e alle ragazze per fare una scelta più consapevole degli studi successivi – spiega il direttore della fondazione, Andrea Gavosto – Una risorsa come questa dovrebbe arrivare dopo un triennio alle scuole medie molto concentrato sull’orientamento, ma sappiamo che non sempre è così e spesso il consiglio orientativo della scuola si limita a ratificare il profitto scolastico È per questo che proponiamo ora alle scuole secondarie di primo grado la piattaforma gratuita futuri.org, creata in collaborazione con la fondazione De Agostini, dove si trovano attività di orientamento per i tre anni, aiutando così i docenti nella definizione del consiglio finale”.
Il classico
Tutto invariato nella classifica dei licei classici a Bari: il Socrate si conferma primo con un indice Fga di 69,15, ed è davanti pure per media voti all’università, crediti ottenuti e percentuale di diplomati in regola (l’86 per cento). “Non esiste una formula definita – commenta la preside Chiara d’Aloja – questi risultati sono il frutto di lavoro straordinario di tutta la comunità educante e del personale, oltre che della ex preside Santa Ciriello. Abbiamo una particolare attenzione per gli studenti, non soltanto sulla didattica, ma anche per gli aspetti emotivi, in un momento per loro di grande fragilità. Nell’orientamento, proponiamo attività in cui presentiamo tutte le opportunità possibili, anche in campo scientifico e giuridico”. Al secondo posto c’è il Flacco e al terzo il Cartesio di Triggiano. Nel raggio di 30 chilometri, invece, in testa c’è il liceo Spinelli di Giovinazzo. “Prima nella classifica eravamo aggregati al liceo di Bitonto, ora abbiamo una nostra identità – specifica il preside Carmelo D’Aucelli – Negli indirizzi, insistiamo sulla tradizione”.
Lo scientifico
Le posizioni non cambiano anche per i licei scientifici del capoluogo pugliese. Primo è sempre il Salvemini di Japigia, dove si sperimentano le aule disciplinari, cioè si cambia stanza per ogni materia. “Si sta completando una visione di scuola che viene da lontano e con i fondi del Pnrr sarà ultimata – spiega la preside Tina Gesmundo – Ci rapportiamo molto con l’università, soprattutto per le biotecnologie e l’ingegneria”. Al secondo posto c’è il Fermi (che ha la più alta percentuale di diplomati in regola, l’85 per cento), poi Scacchi, Cirillo e Cartesio. Chiudono il Volta e la Cittadella della formazione nell’istituto Di Cagno Abbrescia, non statali. Estendendo anche alla provincia, al primo posto si posiziona invece l’Albert Einstein di Molfetta: “Abbiamo diversi percorsi – appunta la dirigente Giuseppina Bassi – come quello Cambridge per la lingua inglese, ma anche quello biomedicale, in biologia, matematica e drama, cioè teatro in lingua inglese”.
Le scienze umane
Dato che i licei delle scienze umane si contano sulle dita di una mano, l’area di analisi viene estesa a venti chilometri. E anche qui non cambia nulla rispetto allo scorso anno. Al top c’è il Bianchi Dottula di Bari, e al secondo l’Edoardo Amaldi di Bitetto. Il primo è in testa per l’indice Fga e la media voti conseguiti dagli studenti all’università, mentre l’Amaldi di Bitetto si distingue per crediti ottenuti una volta approdati all’ateneo e percentuale di diplomati in regola alla fine dei cinque anni (il 71,4 per cento). “Qui non lasciamo indietro nessuno – racconta la preside del Bianchi Dottula, Immacolata Abbatantuono – Abbiamo grande attenzione per i singoli: chi rimane un po’ indietro viene aiutato a recuperare, chi è un po’ più avanti viene aiutato a eccellere. E i docenti insistono molto sul metodo di studio”. Nel raggio dei trenta chilometri, invece, il Bianchi Dottula è terzo: in prima posizione si piazza il liceo Don Lorenzo Milani di Acquaviva delle Fonti e in seconda il liceo Fiore di Terlizzi.
Il linguistico
Il Bianchi Dottula è anche in testa alla classifica dei licei linguistici. C’è un cambio, però, sul secondo e terzo gradino del podio. L’“argento” lo prende il Domenico Cirillo (al top per crediti ottenuti) guidato dalla preside Ester Gargano, e al terzo scende quest’anno il Marco Polo. Nel 2022 erano invertiti. La più alta percentuale per diplomati in regola è invece del liceo Cartesio di Triggiano (che rientra nella fascia dei 10 chilometri da Bari), e poi seguono Giulio Cesare e Romanazzi. Allargando il raggio ai 30 chilometri, invece, il Bianchi Dottula e il Cirillo vengono anticipati per indice Fga dal Da Vinci-Majorana di Mola di Bari. Anche qui ha la meglio la provincia. Al quarto posto invece compare il liceo San Benedetto di Conversano, seguito dal Marco Polo di Bari al quinto. La più alta percentuale di diplomati in regola (89,3 per cento) ce l’ha il terzultimo liceo in lista per indice, l’Ilaria Alpi di Rutigliano.
Gli istituti tecnici
Per gli istituti tecnici bisogna fare un distinguo. Sono inseriti sia nelle classifiche che valutano l’orientamento verso l’università, sia in quelle relative all’occupazione dei diplomati. Per la prima, tra i tecnici economici, al primo posto c’è il Giulio Cesare, al secondo il Romanazzi e al terzo il Marco Polo (stessa cosa l’anno scorso). Tra i tecnici tecnologici, invece, in testa alla classifica compare l’istituto Elena di Savoia-Calamandrei, al secondo il Panetti-Pitagora e al terzo il Marconi (idem nel 2022). Nella classifica sull’occupazione, il Marco Polo è in testa con il 55 per cento di indice d’occupazione. “Questo indirizzo è in espansione – spiega la preside Rosa Scarcia – Mentre prima alcune famiglie propendevano più verso il liceo, ora c’è attenzione per il tecnico, per i risvolti sull’occupazione”. Seguono Antonio De Viti De Marco di Triggiano e Romanazzi. Tra i tecnici tecnologici, lavorano più gli studenti del Marconi una volta usciti, poi Panetti-Pitagora e Gorjux.
Gli istituti professionali
Tra gli istituti professionali domina il Santarella – al vertice c’è la dirigente scolastica Maria Anna Manicone – sia per quanto riguarda i servizi sia per i settori dell’industria e dell’artigianato. Per i primi, il Santarella ha un indice d’occupazione del 46 per cento, per i secondi del 42 per cento. Cioè viene valutata la percentuale degli occupati (coloro che hanno lavorato almeno sei mesi entro i primi due anni dal conseguimento dal diploma) su coloro che non si sono immatricolati all’università. Tra gli istituti che si occupano dei servizi, seguono il Perotti con un indice di 41, il Majorana con 40, Elena Di Savoia-Calamandrei con 39, poi vengono il Gorjux-Tridente-Vivante con 35 e il Severina De Lilla con 23. Per quanto riguarda i settori dell’industria e dell’artigianato, invece, al secondo posto c’è il Volta-De Gemmis di Bitonto, se si analizza la classifica con un raggio di 20 chilometri.
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