Carlos Alcaraz duro contro l’Atp: “Giocano con la salute dei giocatori”
Il calendario Atp si fa sempre più ricco, e le polemiche non tardano ad arrivare. Con una programmazione da anni ormai serratissima, alla quale si aggiungeranno quest’anno le Olimpiadi e una serie di eventi di esibizione, i tennisti vanno sempre più incontro a uno sforzo che comporta infortuni sempre più frequenti.
Ne sa qualcosa Carlos Alcaraz, che dopo un inizio di carriera straripante, con un calendario fitto di appuntamenti e impegni con cadenza settimanale, dal finale della stagione 2022 ha iniziato a soffrire alcuni problemi fisici che l’hanno portato a rimanere lontano dal circuito per alcuni periodi.
Tornato in campo a Buenos Aires dopo la campagna australiana, il tennista murciano ha manifestato il proprio disaccordo per l’obbligo per i tennisti in Top 30 di giocare almeno 16 tornei all’anno.
Le parole di Carlos Alcaraz
La salute degli atleti secondo il numero due del mondo è messa in secondo piano dall’Atp, pur di garantire ai tifosi lo spettacolo e l’intrattenimento.
In una recente intervista rilasciata al quotidiano spagnolo Olè, il tennista iberico ha dichiarato: “Al momento il calendario è troppo impegnativo. Se si inizia la stagione nella prima settimana di gare, si deve partire da casa il 25 o 26 dicembre e si finisce solo all’inizio del dicembre successivo.
È quasi un anno di viaggi e tournée senza sosta. Penso che ci costringano a giocare troppi tornei e che il calendario sia troppo lungo. Alla fine, quello che l’ATP sta facendo è giocare con la salute dei giocatori, dovendo essere al massimo livello per così tanto tempo, torneo dopo torneo.
Per questo penso che si debba cambiare qualcosa e trovare una soluzione”. I giorni di gara si sono allungati per quasi tutti i tornei Masters 1000 della stagione, e tutti i giocatori nella top-30 della classifica ATP sono obbligati a giocare almeno 16 tornei all’anno: i 4 Grandi Slam, i 9 Masters 1000, 2 ATP 500 e un ATP 250.
C’è poi da dire che Alcaraz prenderà parte anche ai milionari tornei d’esibizione della Hopman Cup e la Laver Cup, oltre al 6Kings e al match del 3 marzo a Las Vegas contro Nadal, che sarà trasmessa su Netflix, ma l’intensità agonistica di questi eventi non è sicuramente paragonabile a quella dei tornei principali.
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