Ancelotti, che rivincita: Pep ko ai rigori
La supersfida d’Europa finisce all’ultimo respiro, all’ultimo rigore. Il Real colpisce subito poi deve subire 110 minuti di assalto inglese, anche oltre il pari di De Bruyne. Poi le due regine di Champions si consegnano alla lotteria dal dischetto e al verdetto che dice Madrid grazie alle parate di Lunin sui tiri di Bernardo Silva e dell’ex Kovacic dopo che Ederson aveva ipnotizzato Modric, premiando la resistenza a oltranza delle merengues, anche oltre i meriti della squadra di Guardiola.
Al ritorno la sfida dei mille colpi di scena è più bloccata: dopo 90′ da cicale pirotecniche, 90′ da formiche concrete. Ancelotti sa che deve contenere l’avvio prorompente di Guardiola, ma la concretezza madridista lascia subito il segno perché al secondo affondo (minuto 12) un capolavoro di Bellingham, che controlla magistralmente un lancio lungo, mette in azione Valverde e Vinicius sulla destra e, sul cross del brasiliano, Rodrygo è pronto a insaccare bruciando Walker, posizionato male. Gli inglesi, che recuperano pienamente De Bruyne, mettono in moto la loro macchina da guerra, ma la difesa di Ancelotti regge con il vecchio Nacho che non fa rimpiangere lo squalificato Tchouameni e Rudiger solito baluardo anti Haaland. Mentre Kroos è il manuale del centrocampista perfetto. Grealish invece è la spina nel fianco delle merengues, così come la sarà poi il suo sostituto Doku.
Al 19′ però gli spagnoli si salvano anche con un pizzico di fortuna, visto che prima Lunin è bravo a sventare il diagonale di De Bruyne, poi lo stesso Haaland di testa va a colpire la traversa.
Il secondo tempo è un assedio inglese e il Real dà lezione di alta scuola difensiva, anche se deve cadere sull’unica sbavatura di Rudiger che mette sui piedi di De Bruyne la palla del pareggio. Il Real subisce il colpo e il City continua a macinare l’assalto alla porta di Lunin, graziato poco dopo dallo stesso De Bruyne che praticamente sbaglia un rigore in movimento. È quanto basta per i supplementari e annotare l’ennesimo colpo di scena di Guardiola che toglie Haaland e si affida ad Alvarez. Ma la mossa non serve: la roulette dice Real. Ancelotti ora troverà il Bayern che ha liquidato l’Arsenal con un gol di Kimmich. Da una classica a un’altra.
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